Classe 1967, Roberto Baggio è coraggio, altruismo e fantasia. Tre doti che questo campione del calcio italiano, soprannominato “il divin codino”, ha sempre avuto in abbondanza per rialzarsi soprattutto dopo mille infortuni, per saltare l’uomo o per mandare a rete i compagni. O più semplicemente per regalare pennellate di genio su quella tela verde che è stato il campo di calcio. Questa è la storia di un campione infinito che troppi allenatori, troppo presto, hanno dato per finito.
George Weah tifa per la Juventus contro il Milan
Le parole di George Weah George Weah è pronto a un Milan–Juventus da vivere da tifoso bianconero: “Da piccolo ero uno...