Author:
Ascanio Celestini porta in scena
‘Rumba’, da giovedì 14 novembre alle 21.00 (repliche fino a
domenica 17) nel Teatro Nuovo di Napoli. L’asino e il bue del
presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato,
presentato da Fabbrica, Fondazione Musica Per Roma e Teatro
Carcano. In scena, assieme al musicista Gianluca Casadei,
Celestini immagina la vita di Francesco oggi: come il santo
vivrebbe la povertà nell’Italia contemporanea e quale compagno
di strada sceglierebbe, per non essere con semplicità povero, ma
servo dei poveri. “Un uomo contro corrente che, pur essendo
ricco, scelse non solo di essere povero, ma di farsi servo dei
poveri – si evidenzia in una nota – Un cavaliere che non volle
più fare la guerra e che, da frate, in tempo di crociate, si
recò in Terra Santa predicando la pace e la fratellanza”.
A lui si deve l’invenzione del Presepe, che il santo allestì
per la prima volta a Greccio. Nella notte di Natale del 1223
Francesco ha fatto in quel piccolo paese il suo primo presepe:
un bue, un asino e una mangiatoia, niente altro. Serviva
mostrare che Gesù era nato povero, in un paese povero, un posto
di poveri. Rumba è la terza parte della trilogia composta anche
da Laika e Pueblo. I due personaggi sono gli stessi in tutti e
tre gli spettacoli, vivono in un condominio di qualche periferia
e si raccontano quello che gli succede. Nella povera gente del
loro quartiere riconoscono facce e destini analoghi a quelli
degli ultimi che Francesco ha incontrato otto secoli fa.
Giobbe, magazziniere analfabeta che ha organizzato il
magazzino senza nemmeno una parola scritta. Joseph, che è
partito dal suo Paese in Africa, ha attraversato il deserto, è
stato schiavo in Libia e poi naufrago nel mare. Forse si è
salvato, ma in Italia è finito in carcere. faticosamente uscito è stato
un facchino, ma adesso è un barbone. Lo zingaro, che ha
cominciato a fumare a otto anni e sta ancora lì che fuma,
accanto alla fontanella, davanti al bar.
Ma perché Francesco ci affascina ancora dopo otto secoli? E
dove lo troveremmo oggi? Tra i barboni che chiedono l’elemosina
nel parcheggio di un supermercato? Tra i facchini africani che
spostano pacchi in qualche grande magazzino della logistica?
Ponendosi queste domande, nei vestiti del personaggio-narratore,
Ascanio Celestini racconta il Francesco di oggi, che trova i
propri personaggi in strada, tra le case popolari, tra coloro
che, oggi come ieri, nessuno vede. Guarda in basso, nel
parcheggio davanti alla finestra della sua casa popolare. I
personaggi sono tanti e condividono lo stesso asfalto, la stessa
condizione umana.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Leggi la notizia di Author: su: RSS di Regione Campania – ANSA.it
LEGGI TUTTO SU www.ansa.it