Mentre si rafforzano le sanzioni europee su petrolio e gas dalla Russia, l’Unione non ha posto ancora alcun limite sul commercio di uranio e combustibile nucleare con Mosca. Di conseguenza, gli stati membri stanno continuando a importare ed esportare uranio con il regime di Vladimir Putin, scatenando le proteste del governo ucraino e dei gruppi ambientalisti.
A portare l’attenzione sullo scambio è stata Greenpeace Francia, che ha denunciato le frequenti interazioni commerciali tra Francia e Russia. Infatti, per tre volte in un mese, la nave Mikhail Dudin ha fatto la spola tra il porto francese di Dunkerque e quello russo di Ust-Luga, nel Baltico, trasportando combustibile nucleare.
Il gruppo ambientalista ha chiesto all’Eliseo di fermare tutti gli scambi di uranio con la Russia, perché andrebbero a finanziare l’invasione dell’Ucraina, allungando la dipendenza energetica europea da Mosca e ritardando la transizione verso le energie rinnovabili. Tuttavia, la richiesta non è stata ascoltata e Jean-Yves Le Drian, ministro degli Esteri francese, ha dichiarato ad Associated Press che la Francia continuerà a portare avanti gli scambi commerciali non “interessati dalle sanzioni”.
Inoltre le autorità francesi hanno sostenuto che il valore del commercio di combustibile nucleare con la Russia è molto inferiore rispetto alle esportazioni di gas e petrolio e che imporre sanzioni in questo settore non avrebbe alcun effetto sull’economia russa. Tuttavia non hanno escluso un embargo totale su tutte le fonti energetiche in un prossimo futuro.
La stessa Commissione europea non sembra intenzionata a inserire l’uranio tra le materie soggette a sanzioni, non avendo elencato i combustibili nucleari all’interno del nuovo pacchetto lanciato in risposta ai finti referendum tenuti da Mosca per annettere i territori occupati nell’ucraina orientale e meridionale.
Nel frattempo però, l’Ucraina sta spingendo per ottenere sanzioni europee anche in questo settore. “Gli scambi di petrolio, gas, uranio e carbone con la Russia vanno vietati, perché gli introiti che ne derivano sono usati da Mosca per finanziare l’invasione dell’Ucraina”, ha detto all’Associated Press Oleg Ustenko, consigliere economico del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2022-09-29 16:46:49 ,