“Siamo stati costretti a ridurre dell’8% il nostro operativo invernale per la Sardegna a seguito dell’introduzione di un decreto che fissa un limite illegale sui prezzi, emanato dal governo italiano”. Questa posizione netta, riportata dal Corriere della Sera, è la risposta di Ryanair al varo del decreto legge Asset, che ha introdotto, tra gli altri, un calmiere alle tariffe dei voli tra Sicilia, Sardegna e il resto del paese, imponendo un rincaro massimo del 200% rispetto al prezzo medio durante l’alta stagione (o nel corso di emergenze nazionali).
La società irlandese, che oltre a essere la più grande low cost in Europa è anche la compagnia che trasporta più del 40% dei passeggeri che volano nei cieli italiani, ha scelto di cancellare tre rotte nazionali tra Cagliari e Trieste, oltre ai voli diretti che collegano Alghero a Bari e Treviso. Sono state inoltre ridotte le frequenze su altri sette collegamenti: Roma, Milano Malpensa, Bergamo, Catania, Napoli, Venezia e Bruxelles Charleroi. In numeri, le scelte si traducono in un -6% su Cagliari e un -16% su Alghero rispetto all’inverno 2022.
“Ryanair – afferma il direttore commerciale della compagnia Jason McGuinness – non sarà in grado di sbloccare il vero potenziale della Sardegna se il governo italiano continuerà ad introdurre unilateralmente decreti illogici e illegali che servono solo a danneggiare la connettività insulare, in particolare nei mesi invernali non di punta, quando compagnie aeree efficienti come Ryanair in genere scontano fortemente le tariffe per stimolare la domanda”.
Di qui la richiesta della società irlandese di “ritirare il decreto che impone un tetto massimo ai prezzi”, dato che “l’unica soluzione credibile ed a lungo termine per abbassare le tariffe tra Sardegna, Sicilia e l’Italia continentale è aumentare il numero di voli offerti”.
Le altre compagnie
Intanto, lo scorso 6 settembre, i rappresentanti di Easyjet e WizzAir hanno incontrato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. La compagnia con sede a Londra, come si legge in una nota, “ha molto apprezzato la disponibilità all’ascolto ed al dialogo costruttivo offerta dal ministro, ma ha ribadito la propria ferma contrarietà agli indirizzi del decreto sul caro voli”, sottolineando che “se il contenuto del decreto venisse confermato, questo porterebbe certamente a una riduzione dell’attrattività del mercato italiano per le compagnie aeree”. “Il testo del decreto negli articoli di interesse – si legge ancora – contrasta con il principio di libertà tariffaria stabilito dalla normativa Ue”.
Durante l’incontro con Urso, Wizz Air ha “ribadito il suo costante impegno nel fornire tariffe aeree a basso costo, volte a rendere i viaggi più convenienti per i cittadini italiani sia sulle rotte nazionali sia internazionali della compagnia aerea. Il ministro Urso ha accolto con piacere l’impegno di Wizz Air nel voler garantire che i viaggi aerei rimangano accessibili a un vasto pubblico e ha evidenziato l’importanza di trovare un equilibrio tra l’accessibilità economica per i cittadini e il sostegno alla vitalità del settore aereo, chiarendo tutti gli aspetti relativi al decreto”.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2023-09-07 15:17:24 ,