LECCE – Giovani. Giovanissimi. Violenti e organizzati. Si ispiravano alle serie tv piene di violenza e di sopraffazione. Di quelle che hanno inondato i computer di tanti giovani nel periodo del lockdown. E in un copione ormai consolidato emulavano nella realtà quello che vedevano sullo schermo. Si facevano chiamare la “gang senza paura” mutuando la definizione dalle fiction che spopolano ormai da anni sui piccoli e grandi schermi.
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[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-10-19 18:07:09 ,bari.repubblica.it