Il 3 settembre la kermesse con Lega e leader sovranisti: «Da qui un Rinascimento europeo». La competizione con i conservatori di Meloni. E l’altolà di Forza Italia: «Wilders incompatibile con il Ppe»
Il trionfo del sovranista Geert Wilders (qui il ritratto)
in Olanda si trasforma in un trampolino imprevisto per Matteo Salvini. Il risultato dell’estremista di destra è stato accolto con grande entusiasmo in casa Lega. E per la strategia del leader è un solido appiglio per dare slancio alla «linea dura», perseguita non solo per la campagna per le Europee, ma anche nel braccio di ferro (ormai nemmeno troppo silenzioso) con la premier Giorgia Meloni e a quello (palese) con Forza Italia.
Da via Bellerio, infatti, non si tirano indietro quando c’è da far notare come i risultati degli spagnoli di Vox e dei polacchi del Pis, ovvero gli alleati su cui aveva puntato Meloni, siano stati ben al di sotto delle aspettative. Questa dinamica conferma come, nella destra europea, sia ormai aperta la competizione tra i conservatori di Ecr guidati da Meloni e i sovranisti di Identità e democrazia, a cui fa riferimento Salvini. A favorire la road map del vicepremier italiano, in questa fase, non c’è solo il risultato politico olandese, ma anche la tempistica. Il 3 dicembre, infatti, Salvini riunirà a Firenze i vertici dei 9 gruppi che compongono Id al Parlamento Ue. L’ospite d’onore, se la formazione del governo non glielo impedirà, potrebbe…
Author: Claudio Bozza
Data : 2023-11-23 19:27:23
Dominio: www.corriere.it
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