Il ministro: «Ingiuste le esenzioni per tutti. Nn temo la mozione di sfiducia di Renzi, temo molto la sfiducia del popolo, ma su di noi vedo consenso»
Ministro, è sopravvissuto ai trattoristi?
«Sì, alla grandissima», risponde Francesco Lollobrigida reduce dal tavolo a Palazzo Chigi, dall’incontro con Riscatto agricolo e dal «bagno di folla» notturno al presidio di via Nomentana, tra strette di mano, selfie, qualche applauso, bruschette e arrosticini. «Lavoratori per bene e pastori sardi, che mi hanno regalato il foulard del movimento. A tutti ho garantito l’impegno. Arrabbiati? No, esasperati».
Non è preoccupato? Tanti chiedono la sua testa, in Parlamento e fuori.
«L’incontro con le cinque associazioni principali mi ha quasi imbarazzato e commosso per gli apprezzamenti sul lavoro di questi 16 mesi».
Ecco, la accuseranno di favorire i vostri amici di Coldiretti. E non teme la mozione di sfiducia di Renzi?
«Temo molto la sfiducia del popolo, raramente la sfiducia di persone già sfiduciate».
Quindi non si dimette entro martedì, come chiedono gli agricoltori per bocca di Danilo Calvani?
«L’unica persona che non intendo incontrare è un signore che non so che mestiere faccia. Non ha alcun senso parlare con quei pochi che su questo movimento hanno tentato di mettere il cappello, sfruttando gli agricoltori senza rappresentarli. Mentre ho visto e vedrò tutti gli altri, in buona fede e cercando di capire i loro…
Author: Monica Guerzoni
Data : 2024-02-10 06:25:35
Dominio: www.corriere.it
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