I leader di Lega e Fi si sono incontrati a villa Certosa in Sardegna. D’Incà chiede una tregua tra Conte e il premier. Assemblea parlamentari M5s rinviata a lunedì pomeriggio
-
Rinviata a oggi pomeriggio l’assemblea M5S
Rinviata a oggi pomeriggio l’assemblea dei parlamentari M5S con Conte. Il partito deve decidere la linea da tenere nei confronti di Draghi. Si fronteggiano l’ala dura che intende portare avanti la strategia di chiusura verso il premier e l’ala governista che c’è all’interno del Movimento ma fa fatica a uscire allo scoperto. Il ministro Federico D’incà chiede “una tregua” fra Conte e Draghi “per il bene del Paese”. Le posizioni dissonanti rispetto alla linea del leader pentastellato vengono registrate e aumentano le difficoltà a trovare un punto di caduta
-
Sindaci a sostegno Draghi, superata quota 1.000
Cresce il pressing di sindaci e imprenditori perché Draghi resti premier «whatever it takes» e porti l’Italia al voto solo alla scadenza naturale della primavera 2023. Ha superato quota 1.000 il numero dei sindaci firmatari della lettera aperta per chiedere a Mario Draghi di restare al governo. Lo fa sapere il primo cittadino di Torino, Stefano Lo Russo, tra i coordinatori dell’iniziativa con il sindaco di Firenze Dario Nardella insieme a quelli di Venezia, Milano, Genova, Bari, Bergamo, Pesaro, Asti, Ravenna, Roma. «Noi Sindaci – così nella lettera -, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Mario Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l’azione di governo. Ora più che mai abbiamo bisogno di stabilità».
-
Berlusconi-Salvini: pronti al voto, M5s inaffidabili
Salvini e Berlusconi si sono incontrati a villa Certosa in Sardegna il 17 luglio nella residenza estiva del leader di Fi. «Le nuove dichiarazioni di Giuseppe Conte – contraddistinte da ultimatum e minacce – confermano la rottura di quel “patto di fiducia” richiamato giovedì dal Presidente Mario Draghi e alla base delle sue dimissioni» si legge in una nota congiunta di Berlusconi e Salvini al termine del colloquio. I leader di FI e Lega «con il consueto senso di responsabilità, hanno dunque concordato di attendere l’evoluzione della situazione politica, pronti comunque a sottoporsi anche a brevissima scadenza al giudizio dei cittadini». E confermano «che sia da escludere la possibilità di governare ulteriormente con i 5 stelle per la loro incompetenza e la loro inaffidabilità»