Salvini e la scelta di parlare meno. Il tour nei cantieri- Corriere.it

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di Marco Cremonesi

L’idea di contenere le esternazioni, ridurre le uscite pubbliche. Sul tavolo il dossier sulla riforma delle pensioni, quello sul Ponte sullo stretto di Messina

Salvini il silenzioso. Sono settimane che il segretario leghista ha drasticamente ridotto le sue uscite pubbliche. Domani il neo ministro tornerà a Porta a Porta e anche da Mario Giordano. Ma l’idea è quella di contenere le esternazioni. Il che, va detto, gli ha portato bene, soprattutto nella trattativa per la formazione del governo Meloni. L’evitare i continui rilanci, come era accaduto per la rielezione di Mattarella, ma anche durante la gestazione del primo governo Conte, ha funzionato. E oggi può vantare un «portafoglio» di sei ministeri, che fino all’ultimo non si potevano dare per scontati. Per esempio, nelle ore precedenti all’incarico, correva forte la voce secondo cui il ministero per le Infrastrutture con a capo Salvini avrebbe perso la delega sui porti, cosa che poi i leghisti hanno smentito.

Nell’ultima settimana, il neo ministro alle Infrastrutture si è occupato soprattutto di pensioni: ma la promessa di archiviare la legge Fornero che rientra in vigore dal 1 gennaio è una bella gatta da pelare. L’idea pare essere quella di arrivare almeno a un regime transitorio per l’anno venturo. Fermo restando che la ministra
Marina Calderone
avrà molto da dire in capitolo, la carica di vicepremier — secondo i leghisti — consentirà «a Matteo di essere su tutte le palle». In tema pensioni, da notare che nel partito ora si parla di quota 42 e non più di quota 41. E poi, appunto, ci sono i Trasporti.

A colpire Salvini nella sua prima passeggiata nei corridoi del ministero è stato il plastico del primo progetto del ponte sullo Stretto

. Che «è nel programma del centrodestra e potrebbe essere un formidabile sfida per l’ingegneria italiana». Dopo aver preso confidenza con i dossier e la struttura e identificato il suo capo di gabinetto, Salvini tornerà Salvini: intende infatti «battere l’Italia palmo a palmo per verificare l’andamento di alcuni lavori». Con i sindaci leghisti che si sono già scatenati a ricordargli le opere pubbliche attese dai rispettivi territori.

24 ottobre 2022 (modifica il 24 ottobre 2022 | 07:22)



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Marco Cremonesi , 2022-10-24 05:22:20 ,

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