Non si era più visto a Marassi da quel 6 dicembre, quando a Milano era stato arrestato. Massimo Ferrero aveva già manifestato la sua volontà di andare allo stadio il 2 ottobre, giorno della sfida con il Monza, che era costata la panchina a Marco Giampaolo, ma aveva desistito dopo che gli era stato “consigliato” di non andare a Genova nel timore di incidenti. Questa volta, però, non ha resistito e si è presentato a sorpresa al Ferraris per assistere a Sampdoria-Roma, la sfida fra la squadra di cui è ancora proprietario, attraverso la figlia Vanessa, e quella per cui ha sempre fatto il tifo.
La nuova dirigenza evita contatti con Ferrero
Il presidente del club, Marco Lanna, e Gianni Panconi, membro del Consiglio di Amministrazione, si sono spostati in un’altra parte della tribuna per vedere la partita senza l’ingombrante vicino, arrivato in incognito. Nessuno infatti era stato avvertito ma la voce della presenza di Ferrero allo stadio si è sparsa rapidamente ed è arrivata fino alla Gradinata Sud, che lo ha subissato di cori non certo amichevoli. Poi, però, dalle parole si è passati ai fatti, quando un consistente gruppo di tifosi si è spostato per andare a contestarlo da vicino, vicinissimo, in tribuna.
La fuga di Ferrero scortato dalla polizia
Il contatto è stato sfiorato nell’intervallo, mentre Ferrero stava mangiando nei locali dell’hospitality. Non è più bastata la scorta privata dell’imprenditore cinematografico. All’esterno della tribuna d’onore sono arrivati in massa gli steward e, soprattutto, decine di agenti in assetto antisommossa. Insomma, è servito l’intervento della polizia per permettere all’uomo rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta aggravata lo scorso 23 maggio di fuggire dallo stadio: lo ha fatto quando il secondo tempo era iniziato da una decina di minuti, attraverso il tunnel che porta agli spogliatoi, come mostrano le immagini esclusive del video de La7.