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Guth presenta il suo potente ‘Don Carlo’ in 5 atti (26 novembre)
(ANSA) – NAPOLI, 19 NOV – Sarà un ‘Don Carlo’ potente, in
cinque atti e con grandi voci tutte protagoniste quello firmato
da Claus Guth che aprirà il 26 novembre (ore 17) nel segno di un
Verdi monumentale la stagione lirica del San Carlo.
“Difficile immaginare un cast migliore, e sono anche tutti
amici”, dice il soprintendete Stèphane Lissner presentando
l’ambiziosa nuova produzione a una settimana dal debutto di
gala. Michele Pertusi è Filippo II, Matthew Polenzani un Don
Carlo sofferente, nè eroe nè matto. Il suo amico Rodrigo è
Ludovic Tézier, Elisabetta di Valois è Ailyn Perez, con il ruolo
della principessa Eboliè torna al massimo napoletano Elīna
Garanča, sul podio c’è Juraj Valčuha.
“Anche per me la versione ripresa da Abbado nel ’77 è la più
giusta”, dice Lissner, non quindi quella di quattro atti
eseguita di consueto. Lo sottolinea il regista tedesco: “Senza
il primo atto si partirebbe subito dalla disillusione di Carlo e
mancherebbe un pezzo della storia”. Scelta la lingua italiana (è
francese il libretto originale) per una regia che si annuncia
‘moderna’ nel senso dello studio dei personaggi e della
drammaturgia: il grande inquisitore, che sarà Alexander
Tsymbalyuk, non rimanderà ad esempio alla chiesa ma un potere
“che oggi è politico, economico” dice Guth.
Tra le poche anticipazioni concesse, la presenza costante in
scena di un attore, Fabian Augusto Gomez, nei panni anarchici
del giullare cui tutto è consentito. Anche nei costumi di Petra
Reinhardt e nelle scene di Etienne Pluss ci saranno passaggi tra
l’antico del dramma storico (tra Francia e Spagna nel 1560) e
segni della contemporaneità. “Nella mia idea di Don Carlo –
spiega Guth, al suo debutto al Lirico di Napoli – ho focalizzato
la mia attenzione sul personaggio principale, seguendo la sua
prospettiva. Don Carlo è fragile, incapace di far fronte a ciò
che la società esige da lui. È un sognatore, più vicino al mondo
della fantasia che alla realtà. È e rimane intrappolato nello
stesso spazio e questa prigionia descrive la sua condizione nel
mondo”.
Quattro repliche fino al 6 dicembre. Prima in
diretta-differita su Rai5 alle 21.15. Già annunciate le presenze
dei ministri della Cultura Sangiuliano e degli Esteri Tajani.
(ANSA).
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2022-11-19 17:21:10 ,