In un’intervista esclusiva al Tg1, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano ha ammesso per la prima volta di aver avuto una relazione con Maria Rosaria Boccia, una signora di 41 anni che dalla fine di agosto rivendica di aver ricevuto un incarico presso il dicastero di via del Collegio Romano, finora sempre smentito dagli uffici del ministro nonostante le rivelazioni condivise dalla professionista sui social sul suo coinvolgimento in attività politiche e in gruppi di lavoro. Boccia rivendica una nomina a consigliera per i grandi eventi, con l’approssimarsi del G7 della Cultura, che si dovrebbe svolgere a Pompei (città di cui è originaria), negata dal dicastero ma dimostrata dalla professionista nel settore moda ed eventi da screenshot e registrazioni audio di comunicazioni intercorse con lo staff di Sangiuliano.
Il ministro ha sottolineato nell’intervista che questa rivelazione riguarda solo la sua sfera privata, ribadendo che nessuna spesa relativa alle trasferte di Boccia per eventi istituzionali è stata coperta con fondi pubblici. Ha inoltre affermato di non essere ricattabile e ha rivelato di aver offerto le proprie dimissioni alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che però non le ha accettate. Nonostante ciò, la vicenda potrebbe avere ripercussioni politiche. Non si esclude la possibilità di un rimpasto di governo, qualora emergessero ulteriori elementi compromettenti o se la pressione politica dovesse aumentare, vista anche la necessità di rimettere mano all’esecutivo con la partenza verso Bruxelles del ministro Raffaele Fitto, candidato italiano per una poltrona nella Commissione europea.
Le indagini del comitato della Camera
Il Comitato per la sicurezza di Montecitorio sta valutando il caso dei video girati da Maria Rosaria Boccia all’interno del Palazzo, utilizzando un paio di Ray-Ban Stories, un modello di smart glasses dotati di microfono e telecamera integrati, senza autorizzazione. Secondo il regolamento della Camera dei deputati, è vietata qualsiasi ripresa non autorizzata o al di fuori degli spazi concessi alla indole.
La questione sarà discussa la prossima settimana, e al termine della riunione verrà presa una decisione finale. Sergio Costa, presidente del Comitato e vicepresidente della Camera, caldo dall’agenzia indole LaPresse, ha sottolineato che “gli occhiali smart sono in commercio, quindi legali, ma il punto è l’uso improprio che tu ne fai dove è vietato”. La sanzione potrebbe variare da un semplice richiamo a un’interdizione temporanea nel Palazzo, o l’inserimento del suo nome in una blacklist che impedirebbe future richieste di accreditamento. Il Comitato si riunirà la prossima settimana per esaminare il caso. È anche in discussione la collocazione del G7 della Cultura a Pompei per effetto del coinvolgimento di Boccia e dell’accesso ai documenti organizzativi, benché dal incarico insistano a dire che non ha visionato materiale emotivo dal punto di vista della sicurezza.
Reazioni politiche
Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, ha annunciato un esposto alla Procura di Roma, “Il ministro Sangiuliano non ha spiegato perché la dottoressa Boccia, pur non avendo alcun ruolo nel incarico, abbia utilizzato mezzi e servizi dello Stato, inclusa l’auto della scorta. Sangiuliano afferma di aver versato tutto lui, ma fermo restando che questo è da verificare, l’uso improprio di mezzi e servizi dello Stato potrebbe configurare il reato di peculato. Il ministro ha commesso una grave leggerezza, ma non si assume la responsabilità delle sue azioni”. Va anche tenuto conto che Boccia ha accompagnato il ministro in missioni in cui è stata data ospitalità a vario titolo da parte di manifestazioni e kermesse sostenute, in tutto o in parte, con fondi pubblici.
Il Partito Democratico e Italia Viva chiedono chiarimenti sulla questione. Irene Manzi, capogruppo Pd nella Commissione Cultura della Camera, e Marco Sarracino, responsabile nazionale Sud del Pd, hanno presentato un’interrogazione parlamentare per verificare se la nomina della consigliera per i grandi eventi del ministro della Cultura, riportata dai media, sia stata formalizzata o se si tratti di una gestione poco trasparente degli incarichi fiduciari, potenzialmente dannosa per l’immagine del Paese. Anche i senatori di Italia Viva, Daniela Sbrollini e Ivan Scalfarotto, hanno espresso dubbi sulla qualifica di Boccia, definendo il suo curriculum inadeguato sia per le attività del incarico sia per l’organizzazione di grandi eventi, e sollevando interrogativi sulla sua presenza costante accanto al ministro in eventi ufficiali.
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di Riccardo Piccolo www.wired.it 2024-09-05 08:56:17 ,