Sanità: appello Asl Napoli 1 centro, vaccinate i bimbi – Campania

Sanità: appello Asl Napoli 1 centro, vaccinate i bimbi – Campania

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Da censimento per nati nel 2020 incompleto ciclo esavalente


(ANSA) – NAPOLI, 21 DIC – L’Asl Napoli 1 Centro lancia
un’importante azione di prevenzione primaria dedicata alla
salute dei più piccoli. Nell’ottica di contrastare e ridurre
l’impatto delle malattie infettive prevenibili grazie al vaccino
è partito in questi giorni un attento censimento nell’anagrafe
vaccinale dei bambini nati nel 2020, con l’obiettivo di
verificare eventuali inadempimenti rispetto alle vaccinazioni
obbligatorie per
legge previste nei primi 24 mesi di vita.
   
Già dai primi riscontri è evidente, si legge in una nota
dell’Asl, che ad oggi sono molti i bambini nati del 2020 che –
nonostante la forte azione messa in campo dai Centri Vaccinali e
dai Pediatri di Libera Scelta – non hanno completato il ciclo
dell’esavalente anti Difto-Tetano-Pertosse-Polio-Haemophilus
Influenzae tipo bEpatite B (3 dosi entro 2 anni di età) o che
non hanno eseguito l’immunizzazione anti morbillo-rosoliaparotite
(1 dose entro 2 anni di età) o, ancora, privi della copertura
anti varicella (1 dose entro 2 anni di età). Per questo, la Asl
Napoli 1 Centro lancia un forte appello ai genitori di tutti i
bimbi interessati a rivolgersi al più presto ai Centri
Vaccinali, per eseguire le vaccinazioni mancanti.
   
L’adempimento degli obblighi previsti dalla normativa vigente in
materia (Decreto Legge 73/2017 convertito con modificazioni
dalla Legge 119/2017) consente di poter richiedere l’iscrizione
/
confermare la frequenza alla scuola dell’infanzia e di evitare
di incorrere in sanzioni amministrative. In ogni caso, si
sottolinea, a tutela della salute dei bambini e della salute
pubblica, l’Asl attuerà tutte le azioni possibili per
l’individuazione dei ritardatari o degli inadempienti, anche
attraverso il pregiato supporto dei Pediatri di Libera Scelta.
   
Ciascun caso sarà valutato singolarmente con la massima
attenzione, incrociando e analizzando i dati fattuali
disponibili. Si raccomanda a tutte le scuole dell’infanzia
pubbliche e private il rispetto delle regole dettate dalla
normativa vigente in materia. (ANSA).
   

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