la nomina
Mezzogiorno, 22 settembre 2021 – 08:23
La societ in house della Regione Campania per la promozione culturale
di Angelo Agrippa
Antonio Bottiglieri lascer il suo incarico di amministratore unico di Scabec, la societ in house della Regione Campania per la promozione culturale, al responsabile della segreteria di Vincenzo De Luca, Gino Cimmino. Bottiglieri va via non soltanto per raggiunti limiti di et, come si dice in queste circostanze per spazzare la polvere sulla scadenza anticipata del mandato, ma anche perch, negli ultimi tempi, sarebbe scivolato nel cono d’ombra deluchiano: quella sorta di pozzo infernale in cui vengono scaraventati fedelissimi e collaboratori devoti fino al giorno prima, ma improvvisamente sospettati di qualunque nequizia.
Le iniziative
Nel caso di Bottiglieri si racconta (ma non si sa se soltanto il lezzo di quel venticello che si insinua dispettoso per anticipare il castigo finale) che avrebbe fornito il suo assenso a tante iniziative culturali senza preoccuparsi della approvazione degli atti relativi. Insomma, i 75 anni di Bottiglieri, una vita alla Rai (ex direttore di Sacis Rai, gi direttore di RadioRai) e negli anni ‘90 persino con un impegno nell’agone politico salernitano, prima da consigliere e poi da assessore provinciale, potrebbero essere un pretesto anagrafico. Il decreto con la nomina del suo successore sarebbe pronto: si tratta di attendere qualche giorno, forse appena dopo il voto delle elezioni amministrative, per vedere ufficializzato il nuovo incarico a Gino Cimmino, ex segretario provinciale del Pd di Napoli dal 2012 al 2013, ma da anni arruolato nella segreteria del presidente della Regione a palazzo Santa Lucia.
Responsabile della segreteria
Anzi, dopo la rielezione di Vincenzo De Luca, assieme ad altri fedeli collaboratori della prima ora, ha atteso in silenzio otto mesi prima di vedere rinnovato il suo contratto — solo il 7 maggio scorso — come responsabile della segreteria, rimanendo a lungo senza stipendio. De Luca avr sicuramente apprezzato la sua consacrata dedizione alla causa, avvenuta espiando in mistica contemplazione qualunque colpa presunta, tanto da impegnarlo sia nella faticosa trattativa elettorale per la formazione delle liste pro Gaetano Manfredi a Napoli, sia ora a capo della Scabec. Un mero esecutore, insomma, pronto ad interpretare il suo ruolo consegnandosi immediatamente all’angolo, senza mai incorrere nell’imperdonabile errore di impallare l’attore protagonista. Del resto, in Scabec sono in scadenza una serie di contratti a tempo determinato (39 fino al 31 dicembre scorso, ma da allora — si dice — il numero sarebbe cresciuto a dismisura) che dovrebbero essere rinnovati o addirittura rimodulati per reclutare altro personale, ed il rischio di dar fuoco a nuove polemiche politiche ed a scatenare pesanti tensioni interne altissimo. Da qui, forse, la necessit di un mediatore di professione.
Braccio di ferro tra due donne
In questo contesto non da trascurare il braccio di ferro tra due donne considerate un po’ le chiavi delle casseforti delle politiche culturali della Regione: Rosanna Romano, a capo della direzione generale per le Politiche culturali e il turismo, e Francesca Maciocia, direttrice Progetti di Scabec. L’assessore mastelliano al Turismo, Felice Casucci, avrebbe voluto nominare quest’ultima sua capo di gabinetto, ma — si riferisce nei corridoi — pare che la Romano si sia fermamente opposta, chiedendo direttamente a De Luca di intervenire. Un duello per la gestione delle politiche culturali e del turismo che significa tanto, in termini di spesa, ma anche di forte capacit attrattiva elettorale.
22 settembre 2021 | 08:23
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