Giorgia Meloni è la grande sconfitta delle elezioni in Sardegna. Onori e oneri del comando: passare in 48 ore dal solenne e toccante discorso all’aeroporto di Gostomel, a Kiev, nel secondo anniversario dell’invasione dell’Ucraina a dover inseguire le sezioni di Decimomannu, Orosei e Sanluri fa parte della girandola del governo. “Io sono Giorgia” ha fatto delle regionali in Sardegna una prova di forza.
Sardegna, l’azzardo di Meloni
Lei, come avevamo anticipato prima che la notizia diventasse di dominio pubblico, ha spinto per il cambio di cavallo e per la sostituzione di Christian Solinas con il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu. E sempre Meloni ha chiesto questa candidatura per colorare del blu di Fratelli d’Italia l’isola dei nuraghi, aprendo un risiko che ha terremotato tutte le altre candidature politiche per le Regionali. Meloni parimenti ha provato un braccio di ferro rischioso: ha sperato che il suo consenso personale bastasse a portare alla vittoria Truzzu, sindaco ben poco amato nella sua stessa Cagliari e staccato da Alessandra Todde nel capoluogo di quasi venti punti.
Tutto questo non è riuscito e Meloni deve prendersi le responsabilità di molte “prime” decisamente sgradite. Per la prima volta dal 2020, quando Vincenzo De Luca e Michele Emiliano difesero Campania e Puglia, il centrodestra perde un’elezione regionale. Nel 2023 Lazio, Lombardia, Molise, Provincia Autonoma di Trento e Friuli Venezia Giulia erano andate tutte…
Author: Andrea Muratore
Data : 2024-02-27 05:46:58
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