Sarno,campo calcio a 5 intitolato alla memoria di Seid Visin – Campania

Sarno,campo calcio a 5 intitolato alla memoria di Seid Visin – Campania

https://www.ansa.it/sito/img/ico/ansa-700×366-precomposed.png


Atletico Vitalica ricorda il ‘suo’ giovane atleta deceduto a giugno


(ANSA) – NAPOLI, 09 OTT – “Dal 10 ottobre prossimo il nostro
campetto di calcio a 5 porterà il nome di Seid. Terremo vivo il
suo ricordo e porteremo avanti le sue battaglie”. L’Atletico
Vitalica, squadra di calcio a 5 di Sarno, omaggerà così Seid
Visin, atleta deceduto suicida a giugno, a soli venti anni. Nato in
Etiopia, era stato adottato da una famiglia di Nocera Inferiore.
   
Ex delle giovanili del Milan, dell’Inter e del Benevento, aveva
lasciato il “calcio che conta” ed aveva deciso di indossare la
maglietta della società del presidente Nello Gaito. Due anni fa,
Seid aveva pubblicato una riflessione sui social in cui
denunciava l’aggravarsi del clima di discriminazione in Italia
anche nei confronti di chi come lui, italiano a tutti gli
effetti, aveva la pelle di un colore diverso.
   
L’intitolazione del campetto dell’impianto sportivo di via Nuova
Lavorate a Sarno avverrà alle 18.00 del 10 ottobre. Una
gigantografia con l’immagine di Seid, realizzata da Adv Kaidos,
sarà di fianco al tappeto verde. Durante l’evento si terrà una
tavola rotonda sul tema: “Il ruolo dello sport nell’integrazione
sociale e nella lotta all’emarginazione”. Dopo la morte di Seid
il padre, Walter Visin, ha tenuto una serie di incontri con
gruppi di giovani per ricordare la memoria del giovane ma anche
il suo insegnamento: “Seid era un combattente. Anzi e’ un
combattente. Uso il presente perche’ lui e’ ancora con noi.
   
Noi proveremo, anche se non abbiamo il suo sorriso e il suo
carisma, a continuare la sua battaglia contro tutti i tipi di
discriminazione”. Aggiunge Antonio Francese, dirigente
dell’Atletico Vitalica: “I fatti accaduti a Firenze e che hanno
visto tristemente protagonista Koulibaly riportano alla cronaca
notizie di razzismo che siamo stanchi di dover ascoltare. Da un
campetto di periferia vogliamo rilanciare un messaggio di
fraternità universale, di uguaglianza nelle diversità, di
sostengo reciproco, di prossimità agli ultimi, agli oppressi,
agli abbandonati”. (ANSA).
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA