Mercoledì il Cdm per il decreto ponte. Cgil-Cisl-Uil: “Segnale importante, ora confronto su riforme”
Dalla Cig ai contratti di solidarietà
La novità è che le imprese ora si impegnano a utilizzare tutti gli strumenti a loro disposizione tra cui la cassa integrazione, ma anche contratti solidarietà difensivi ed espansivi, intese di riduzione-rimodulazione dell’orario di lavoro prima di arrivare a licenziare. Questo il fulcro dell’avviso comune firmato a Palazzo Chigi tra il premier Mario Draghi, il ministro del lavoro, Andrea Orlando e i segretari di Cgil, Cils e Uil insieme a Confindustria, Confapi, Sistema della Cooperazione patrocinato dal governo. Si apre anche un tavolo permanente di confronto per monitorare l’andamento occupazionale in questa fase di ripresa dell’attività post Covid. Le norme sul blocco dei licenziamenti decise lunedì quindi non cambiano e al Consiglio dei Ministri verrà approvato il decreto che conferma il blocco solo per il settore tessile, per quello della moda e per il calzaturiero. Ma c’è un impegno ad utilizzare in ogni caso, per tutti, le 13 settimane di Cig ordinaria disponibili.
Cgil-Cisl-Uil: “Segnale importante, ora confronto su riforme” L’intesa “è un segnale importante”. Lo dicono Cgil, Cisl e Uil dopo la riunione a Palazzo Chigi. “Stasera è un primo importante passo”, spiega il segretario della Cisl Luigi Sbarra. “Viene data risposta alle tante persone che avevano preoccupazioni”, sottolinea il segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri. “E’ un risultato che risponde alla mobilitazione che c’è stata sabato, l’unità sindacale lo ha prodotto. In questa dichiarazione è previsto l’impegno per avviare il confronto per la riforma degli ammortizzatori e delle politiche attive”, aggiunge il leader della Cgil Maurizio Landini.