Il concept di Schitt’s Creek
Dan Levy ha avuto l’idea guardando tantissimi reality show americani basati sulla vita dei ricchi e famosi: “Mi concentravo su cosa sarebbe successo se queste famiglie facoltose avessero perso tutto. Le Kardashian sarebbero ancora le Kardashian senza i loro soldi?”. Con questa idea in testa si è rivolto al padre Eugene per sviluppare la serie, il quale gli ha trovato anche un titolo (volutamente “volgare” e generico, perché quella cittadina potrebbe in realtà trovarsi ovunque). L’idea della cittadina è venuta anche dalla notizia, letta da Dan a un certo punto, che l’attrice Kim Basinger un certo punto, nel 1989, aveva acquistato l’intera cittadina di Braselton, in Georgia, con l’idea di utilizzarla come set per svariati film: in realtà finì per perdere tantissimi soldi, ma decenni dopo la sua impresa è stata d’ispirazione proprio per Schitt’s Creek.
Il cast di Schitt’s Creek
Dopo diverse esperienze come conduttore televisivo soprattutto per Mtv Canada, Dan Levy ha avuto una svolta creativa e attoriale inventandosi Schitt’s Creek e interpretando David Rose, il figlio pansessuale ossessionato da arte e moda, il primo però a cercare di farsi una nuova vita (e nuovi amori). Accanto a lui il padre Eugene Levy (che molti ricorderanno per commedie come National Lampoon’s Vacation, Il padre della sposa e soprattutto American Pie), nei abiti di Johnny Rose, magnate dei negozi di videocassette. La moglie Moira, eccentrica ex star delle soap opera sempre desiderosa di tornare al successo, è Catherine O’Hara, meravigliosa attrice che è stata la madre di Kevin in Mamma, ho perso l’aereo e Delia Deetz in Beetlejuice di Tim Burton e nel suo recente sequel.
Infine, Annie Murphy (vista anche in Russian Doll e Black Mirror) è la figlia Alexis, viziatissima socialite che deve tornare coi piedi per terra. Accanto a loro ruotano diversi personaggi, come Stevie Budd (Emily Hampshire), sarcastica receptionist del motel in cui si trasferiscono i Rose; Roland Schitt (Chris Elliott), bizzarro sindaco della città e Jocelyn Schitt (Jennifer Robertson), sua moglie; e Patrick Brewer (Noah Reid), belloccio del paese che diventa socio in affari di David e, in seguito, anche suo marito.
Perché guardare Schitt’s Creek
Per gli appassionati di sitcom, Schitt’s Creek è un piccolo tesoro: gli ingredienti formidabili sono personaggi esagerati, situazioni assurde, battute taglienti, riferimenti pop ironici e continui giochi di parole (guardatelo in originale e capirete che il nuovo nome dato al motel dopo la partnership tra Stevie Budd e Johnny Rose, ovvero Rosebud, non è innocente come sembra!). Ma a tutto questo si aggiunge una profondità insolita per le comedy a cui siamo abituati: tutti i personaggi, inizialmente detestabili, arroganti, viziati e naif, compiono un’evoluzione molto significativa in termini di adattamento ed empatia, toccando a volte temi di rilevanza sociale e politica.
Rinfrancante è il rapporto tra Johnny e Moira, da sempre solido nonostante la stolidità di lui e le bizzarrie camaleontiche di lei, mentre il legame tra i fratelli, prima scontroso, ha diverse occasioni per rinsaldarsi. Originale e ascoltato è anche il trattamento molto spontaneo e naturale dell’orientamento sessuale di David (che si definisce pansessuale, piuttosto attratto dalle altre persone senza badare alla loro identità di genere, piuttosto che siano gentil sesso, uomini o non-binary) e di conseguenza anche dei suoi partner. Consiglio per gli spettatori, in ogni caso: la prima stagione, e forse fino alla fine della seconda, vi potrà sembrare un po’ piatta, se non ostica, ma datele il tempo di crescere. Dalla terza in poi sarà un innamoramento senza scampo.
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di Paolo Armelli www.wired.it 2025-01-28 16:20:00 ,