La segretaria: forse l’indirizzo era sbagliato prima. Il presidente dell’Emilia-Romagna: «Un partito piccolo e radicale non serve». Gli applausi a Conte alla festa dem
«Conte, Conte, Conte»: la platea della festa dell’Unità tributa un omaggio al leader dei 5 stelle che si confronta con il presidente del Pd Stefano Bonaccini. È il Pd versione Elly Schlein, che infatti si spella le mani quando l’ex premier attacca il Jobs act promosso dal Partito democratico, segretario Matteo Renzi, a cui si unisce una numerosa claque guidata dal coordinatore regionale dei 5 stelle Gabriele Lenzi, ex senatore grillino. Nonché Cavaliere, come è scritto sul suo biglietto da visita, oltre che grande organizzatore di truppe (fa sistemare i 5 stelle tutti in prima fila). Ma anche il popolo della festa non è insensibile al fascino dell’ex premier, o, meglio, all’idea di un’alleanza che possa rappresentare un’alternativa alla destra. E infatti, quando il governatore dell’Emilia-Romagna invoca l’unità tra i due partiti, scatta l’applauso della platea.
Chi non ha dimestichezza con il Pd nota il fatto che Elly Schlein
si sia sottratta al confronto diretto con Conte. Chi le feste dell’Unità le frequenta da un po’ resta sorpreso per il fatto che il Nazareno abbia deciso di non lasciare uno spazio al presidente del partito, per un’intervista in solitaria, come è sempre avvenuto, ma abbia ritenuto di mandarlo a fare un dibattito con…
Author: Maria Teresa Meli
Data : 2023-09-09 22:28:50
Dominio: www.corriere.it
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