Il relitto di un aereo di lunghezza di 20 metri e apertura alare di 30 metri è stato trovato sul fondale marino a circa 7,5 miglia nautiche da Sciacca, in provincia di Agrigento, in Sicilia. La scoperta è avvenuta il 17 marzo 2023 nell’ambito della campagna oceanografica dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) per la raccolta dei dati geofisici di quel lato di mare. Il ritrovamento è da attribuire al gruppo di geologia marina dell’università degli studi di Palermo durante la raccolta di dati acustici con un Side Scan Sonar, un dispositivo in grado di realizzare immagini dei fondali marini.
Non è ancora possibile individuare la nazionalità, il modello o lo stato di conservazione del velivolo, né se al suo interno siano presenti resti umani o se sia integro nonostante l’immagine acustica che è stata acquisita mostri un velivolo non danneggiato, fanno sapere da Ispra. L’area è stata messa in sicurezza e le autorità competenti sono state allertate. Le caratteristiche dell’aereo non corrisponderebbero a quelle di un altro velivolo, un Savoia Marchetti, abbattuto nella stessa zona nel corso della seconda guerra mondiale dai caccia inglesi il 14 agosto 1942.
La campagna
La campagna oceanografica nell’ambito della quale è stato rinvenuto l’aereo è finanziata dall’Ispra e ha lo scopo di acquisire dati geofisici delle acque marine della zona. Con i dati raccolti verrà realizzato il Foglio geologico n. 628 Sciacca della Carta geologica alla scala 1:50.000 nell’ambito del progetto Carg. Le attività sono condotte da ricercatori, borsisti e studenti del dipartimento di Scienze della Terra e del mare dell’università degli studi di Palermo. Ad assisterli ci saranno anche gli specialisti dello spin-off universitario Biosurvey, esperti di biologia ed ecologia marina che effettuano il monitoraggio e valutazione ambientale con l’utilizzo di tecnologie avanzate e rilievi acustici ad alta risoluzione.
Gli altri ritrovamenti
Proprio in questi giorni altri due relitti, in questo caso di aerei militari risalenti alla seconda guerra mondiale, sono stati rinvenuti al largo delle coste siciliane. Si tratta di due velivoli, uno tedesco e uno statunitense, che sono stati rinvenuti nel canale di Sicilia, a una profondità di 700 metri: uno è un Messerschmitt Me 210 della Luftwaffe e l’altro un fighter bomber della Us Navy, probabilmente di tipo Helldiver o Corsair. La scoperta è stata effettuata nel corso della campagna oceanografica svolta da Renexia, la società del gruppo Toto che si occupa della progettazione e della realizzazione di impianti peer lo sfruttamento delle energie rinnovabili, per la costruzione di Med Wind, un parco eolico offshore floating del Mediterraneo.
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di Chiara Zennaro www.wired.it 2023-04-12 10:36:09 ,