Lo sciopero degli attori di Hollywood sta diventando un’ipotesi sempre più concreta. Per esempio il red carpet della première londinese di Oppenheimer, uno dei film più attesi dell’anno, sarà anticipato per permettere al nutrito cast, che comprende nomi come Cillian Murphy, Robert Downey Jr. Matt Damon, Emily Blunt e Florence Pugh, di eventualmente aderire immediatamente allo sciopero. Come successo in passato – l’ultima protesta di questo tipo e su larga scala risale al 2000 – i membri dei sindacati Sag-Aftra, infatti, non possono partecipare a nessuna iniziativa, né sul set né in occasioni promozionali, che coinvolgano gli studios cinematografici con i quali le stesse associazioni sono in rotta.
Le motivazioni dello sciopero e le possibili conseguenze
L’attuale contratto formulato dalla gilda degli attori e degli artisti di radio e tv – che rappresenta quasi 160mila iscritti – scade infatti alla mezzanotte del 12 luglio (ora del Pacifico). Uno sciopero era stato minacciato lo scorso 1° luglio, anche se era stato sventato all’ultimo minuto cercando un’ulteriore mediazione con i rappresentanti delle grandi aziende cinematografiche. L’associazione dei produttori americani e i rappresentanti delle major e degli streaming hanno chiamato in causa un mediatore federale per cercare di appianare le divergenze e sventare lo sciopero degli attori, una mossa dell’ultimo minuto che ha indispettito ulteriormente Sag-Aftra: “L’AMPTP [l’associazione dei produttori, ndr] ha abusato della nostra fiducia e minato il rispetto che avevamo per loro. Non verremo manipolati da questa tattica cinica per forzare un’ulteriore estensione quando le società hanno avuto a disposizione più del tempo necessario per raggiungere una accordo equo”, si legge in un comunicato ufficiale.
I temi sui quali si sta discutendo da mesi senza trovare un accordo sono molteplici, in particolare sui cosiddetti residuals (le royalty che un attore ottiene proporzionalmente al successo di un titolo in cui è coinvolto) e su ulteriori pagamenti dovuti quando le produzioni arrivano in streaming. Un’altra preoccupazione riguarda l’utilizzo dell’intelligenza artificiale sui vari set e altre questioni finanziarie legate a pensioni e copertura sanitaria. Lo scontro ha molti punti in comune con lo sciopero degli sceneggiatori di Hollywood, iniziato lo scorso maggio e ancora in corso, a cui già molti membri del Sag-Aftra avevano dimostrato la loro solidarietà, partecipando anche direttamente ai vari picchetti. Già molte produzioni cinematografiche e televisive sono state bloccate per lo stop degli autori, facendo slittare i vari lanci di svariati mesi, fenomeno che sarà ulteriormente acuito quando attori e attrici incroceranno le braccia.
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di Paolo Armelli www.wired.it 2023-07-13 09:03:24 ,