ROMA – La questione, che rende irrequieto il ministro conservatore dell’Istruzione e del Merito, è che domani mattina gli striscioni li srotoleranno in piazza gli insegnanti con le loro due rappresentanze sindacali (Flc Cgil e Uil scuola) e gli studenti con le loro sigle maggioritarie: Rete della conoscenza-Uds, Rete degli studenti medi. Domani c’è sciopero nazionale – non generale, per volontà del Garante – e coincide, per scelta strategica, con la Giornata internazionale dello studente.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-11-16 11:39:57 ,www.repubblica.it