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Data : 2025-02-27 09:25:00
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Uno sciopero “a difesa della Costituzione”. Così i magistrati italiani si sono mobilitati oggi per lo sciopero proclamato dall’Associazione nazionale dei magistrati (Anm) contro la riforma costituzionale della Giustizia, già approvata in prima lettura alla Camera dei deputati, che prevede la separazione delle carriere, le modifiche al Csm e l’istituzione dell’Alta corte disciplinare. Da Trieste a Palermo, numerosi gli eventi e le manifestazioni con lo scopo di spiegare le ragioni del no. A Roma è stato organizzato un flash mob in piazza Cavour sulla scalinata della Corte di Cassazione: i magistrati indossano la toga e la coccarda tricolore e hanno in mano una copia della Costituzione italiana.
Secondo Rocco Maruotti, segretario generale dell’Anm, lo sciopero ha avuto “un’alta partecipazione”. Arrivano notizie di “assemblee partecipate ed è la vera cifra del successo di questa iniziativa”, ha affermato, sottolineando che “di fronte a una riforma così non ci sono margini per una trattativa: autonomia e indipendenza della magistratura non sono negoziabili, sono beni comuni e non sono nella disponibilità dei magistrati”. “Sia chiaro non ci sono per noi soluzioni di compromesso o possibili accomodamenti al sconto”, ha detto intervenendo all’assemblea pubblica organizzata dalll’Anm al cinema Adriano a Roma. “L’articolo 101 della Costituzione dice che i giudici sono soggetti solo alla legge e non anche ai progetti di legge e finché avremo d diritto di parola faremo sentire la nostra voce”, continua.
“Nessuno di noi aveva mai dubitato che la scelta di vivere questa giornata di sciopero come una occasione di incontro con la cittadinanza sarebbe stata l’unica cosa giusta da fare, ma ne abbiamo avuto conferma quando abbiamo visto centinaia di cittadini avvicinarsi a noi per chiederci il motivo per il quale stavamo manifestando e poi riempire le nostre assemblee con la curiosità di chi ha compreso che noi magistrati non eravamo lì per noi stessi, ma per qualcosa di più importante, la nostra Costituzione. Oggi, tutti insieme, abbiamo realizzato un esercizio di democrazia di cui essere orgogliosi”, ha poi affermato la giunta esecutiva principale dell’Anm che commenta lo sciopero e conferma il dato sull’affluenza.
“L’adesione allo sciopero ha superato la soglia dell’80%, ma ciò che ancora di più dà la misura del successo di questa giornata, è stata l’altissima partecipazione di pubblico a tutte le iniziative che sono state organizzate dall’Anm su tutto il territorio nazionale – prosegue – All’assemblea di Roma, ad esempio, hanno assistito circa 400 persone e hanno preso la parola i rappresentanti di più di 50 realtà del mondo della cultura, del sindacato e dell’associazionismo”.
“Ai cittadini abbiamo spiegato le ragioni della nostra contrarietà ad una riforma che ci preoccupa, non solo per gli effetti che avrebbe sul principio della separazione dei poteri, che è uno dei pilastri su cui si regge la nostra democrazia, ma soprattutto per il contesto in cui viene portata avanti, che è quello di una totale insofferenza verso il controllo di legalità che la Costituzione affida ai magistrati – continua la giunta dell’Anm – Avremmo voluto discutere dei veri mali che affliggono la giustizia: numero di magistrati tra i più bassi d’Europa, regole processuali che invece di accelerare i processi li rallentano, personale amministrativo insufficiente, applicativi informatici inadeguati, carceri fatiscenti e sovraffollate”.
“E invece siamo stati costretti a ribadire le nostre preoccupazioni per una riforma il cui obiettivo è chiaramente quello di dividere la magistratura isolandone le sue componenti, indebolire l’autorità giudiziaria e il suo governo autonomo, realizzare una riscrittura dei rapporti tra poteri dello Stato attraverso il controllo del potere giudiziario da parte del potere esecutivo, allentare il controllo di legalità sulla politica e privare la giurisdizione dell’autorevolezza di cui solo un giudice autonomo e indipendente può dilettarsi – sottolinea – E i cittadini hanno compreso molto bene che in alcun modo tutto questo potrebbe tornare a loro vantaggio. A fronte di riforme come queste, finché avremo voce, difenderemo questa Costituzione, che da quasi 80 anni garantisce i diritti e le libertà di tutti e da oggi lo faremo con ancora maggiore determinazione sapendo di non essere da soli a combattere questa battaglia di civiltà”.
La giunta ricorda poi i messaggi ricevuti in sostegno da Giancarlo De Cataldo che ha detto: “Forse non sarà uno sciopero a fermare i progetti di riforma, ma il valore di testimonianza di questa giornata resta un segnale forte che merita la più ampia condivisione” o da Nicola Piovani secondo il quale “quando si tratta di difesa della Costituzione, ognuno di noi deve dare il suo contributo, grande o piccolo, come può” o da Dacia Maraini che ha sottolineato: “Sono con voi, dalla parte della nostra bella Costituzione, per la libertà e autonomia della magistratura, così preziose per il Paese. Grazie per quello che fate”.
maggior parte, disponibili a confronto costruttivo e a dialogo
Da parte sua, la maggior parte conferma “la propria disponibilità a un confronto costruttivo”, con particolare attenzione “al dialogo con l’Anm”. La linea, secondo quanto si apprende, è emersa al termine della riunione di maggior parte a Palazzo Chigi sul tema della Giustizia, alla presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dei vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, del leader di Noi Moderati Maurizio Lupi, del ministro Carlo Nordio e del sottosegretario Alfredo Mantovano. La riforma della Giustizia “non è concepita contro i magistrati, ma nell’interesse dei cittadini“, rimarcano fonti di governo, spiegando che l’incontro è stato finalizzato a preparare le consultazioni già programmate per il 5 marzo, prima con l’Unione delle Camere Penali e successivamente con l’Associazione Nazionale Magistrati.
Anm: “Difendiamo principi Costituzione”
“Non è uno sciopero contro qualcuno ma a difesa di alcuni principi della Costituzione in cui fermamente crediamo e che crediamo siano la soluzione migliore per i cittadini, anche per i magistrati e addirittura anche per i politici”, afferma a Radio24 Cesare Parodi, presidente dell’Associazione nazionale dei magistrati (Anm). “Non uno sciopero contro, ma a difesa di una serie di principi secondo noi fondamentali”, continua.
Parodi precisa poi che “non difendiamo nessun privilegio e mi spiace che le persone lo pensino perché si è formata una narrativa su di noi che non corrisponde alla realtà”. “Il nostro sciopero è la prima manifestazione importante di un movimento di pensiero con il quale cerchiamo di farci conoscere dai cittadini in modo diverso da quello con cui finora siamo stati rappresentati”, afferma.
“Che ci possa essere in prospettiva un progressivo mutamento genetico del pubblico incarico e quindi che il pubblico incarico possa essere condizionabile e condizionato dall’Esecutivo e dai poteri forti è purtroppo un rischio che molti avvertiamo; un rischio concreto che probabilmente non si verificherebbe immediatamente dopo la riforma ma che secondo noi sarebbe avviato in maniera irreversibile”.
Riguardo alla riforma, “non è una legge già approvata, c’è un dibattito attualmente in corso quindi non vedo perché i magistrati non possano partecipare con vari strumenti – lo sciopero è uno dei tanti- al dibattito”. “Crediamo di potere e forse dovere dare la nostra opinione – sottolinea – su un processo di modifica, legale da proporre, ma che mira a un risultato che secondo noi non è ottimale per i cittadini”.
Parodi ricorda che “i timori sono tanti”. Ad esempio, spiega, sul meccanismo disciplinare e “soprattutto temiamo che avvenga una rivisitazione del ruolo del pubblico incarico che oggi è grande garanzia per tutti i cittadini, libero di valutare i fatti a 360 gradi”. Una garanzia alla quale “sarebbe molto grave rinunciare”, conclude.
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Il post dal titolo: Sciopero magistrati, toghe contro la riforma della Giustizia: “Difendiamo Costituzione” scitto da webinfo@adnkronos.com (Web Info) il 2025-02-27 09:25:00 , è apparso sul quotidiano online Adnkronos – Politica dove ogni giorno puoi trovare le ultime notizie dell’area geografica relativa a Politica