BOLOGNA – Era caduta domenica sull’Appennino modenese, scivolando in un canalone, ed era stata soccorsa e portata in elisoccorso in ospedale dove però è morta in seguito alle ferite riportate. La vittima è Giulia Maroni, escursionista faentina di 37 anni, appassionata sportiva e fuoristradista, conosciutissima nel mondo dell’off road che ora la piange: “Non si può morire così”, “Il mondo del fuoristrada perde una bella persona”, “Infinita tristezza”. Lo scorso anno Giulia Maroni aveva partecipato alla Dakar.
Domenica pomeriggio era stata soccorsa dopo avere perso l’equilibrio, forse sul ghiaccio ma le cause sono ancora da chiarire, ed essere scivolata precipitando in un canalone, per circa 50 metri e sbattendo contro le rocce.
Si trovava insieme al compagno e al loro cane per una escursione sul sentiero 433 che da Monte Libro Aperto porta al rifugio Taburri, nella zona di Pizzo dei Sassi Bianchi.
A dare l’allarme e chiamare i soccorsi dopo la caduta era stato il suo compagno.
La 38enne era stata recuperata dai tecnici del Soccorso alpino della stazione del Monte Cimone e dall’elicottero dell’EliPavullo impegnati in un difficile intervento. A seguito di complesse manovre di corda la donna era stata recuperata ed era stata trasferita all’ospedale Maggiore di Bologna in elisoccorso dove è deceduta. “Il tuo sorriso e le tue vittorie resteranno sempre vivi con noi”, uno dei tanti messaggi degli amici e di chi l’aveva conosciuta.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-01-29 11:18:50 ,bologna.repubblica.it