Dai tablet in classe a ChatGpt, la scuola ormai è diventata digitale. Sembrano passati secoli da quando la sfida di valorizzare i dispositivi portatili nel perimetro scolastico appariva come una complessa rivoluzione copernicana per la scuola italiana. Il balzo in avanti reso possibile dalla tecnologia e dai progressi dell’intelligenza artificiale sembra rimettere in discussione strutture profonde, rendendo gli esiti di questa trasformazione – sia in termini di evoluzione dei compiti che delle modalità di apprendimento – difficili da immaginare nel breve e medio periodo. Non stupisce quindi che la gestione della tecnologia in ambito scolastico sia uno dei punti focali degli Stati generali della scuola digitale, la cui ottava edizione sarà di scena a Bergamo, presso la Fiera cittadina, il 24 e il 25 novembre con un palinsesto di oltre quaranta eventi. Wired è media partnern di questa iniziativa.
Nella città lombarda saranno presenti i protagonisti principali del sistema educativo nazionale, ovvero docenti, studenti e rappresentanti delle istituzioni, ma saranno della partita anche psicologi, professionisti del mondo educativo, aziende che operano nel segmento della didattica, e professionisti della pubblica amministrazione.
I temi
Il motto guida dell’evento, che vuole abbracciare tutti i livelli di formazione, è “uno studente che cresce è un futuro che diventa grande”. A Bergamo si parlerà di tecnologia quindi, ma anche di nuovi linguaggi dei giovani, di benessere digitale, di competenze e disuguaglianze digitali, di abbandono scolastico, del contrasto alla dispersione grazie alla tecnologia e di cybersicurezza.
Saranno numerosi, ovviamente, i panel che mettono al centro il tema dell’impatto del digitale e dell’AI sulla scuola. Come dichiarato dalla presidente e inventrice Dianora Bardi, l’iniziativa ideata dall’Associazione impara digitale punta alla “progettazione di un percorso condiviso per la scuola del futuro. La tecnologia può essere una grande alleata nella creazione di un ambiente di apprendimento stimolante e aperto a tutti, indipendentemente da background o capacità”.
Uno dei punti focali dell’evento sarà l’esplorazione delle nuove tecnologie e degli strumenti digitali, tra cui l’intelligenza artificiale oggetto di diversi incontri sull’impatto che questa tecnologia ha nel mondo del lavoro e della scuola. Verrà illustrato come potrà essere sfruttata positivamente per migliorare le capacità degli studenti e facilitare il processo di apprendimento, aiutandoli a vivere in un mondo connesso, quali prospettive si apriranno per il settore lavorativo, ma anche come potrà essere utile per contrastare la dispersione scolastica, senza dimenticare la protezione dei dati.
Gli ospiti
La comunità scolastica si ritroverà quindi a Bergamo per ascoltare, approfondire ma anche, volendo, per dire la propria, con chi governa la scuola italiana: il ministero dell’Istruzione e del merito sarà infatti presente con una postazione, oltre che nei panel, per incontrare docenti e studenti e cogliere eventuali spunti, suggerimenti o critiche sullo stato dell’arte della scuola. Le due giornate inizieranno con sessioni di benvenuto e incontri plenari che vedranno la partecipazione di professionisti e rappresentanti istituzionali, tra cui Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, Paola Frassinetti, sottosegretario al ministero dell’istruzione e Giorgio Gori, sindaco di Bergamo.
Altri panel e incontri saranno dedicati a temi sociali e di attualità quale l’esodo degli adolescenti da scuola, con l’intervento dello psicologo Matteo Lancini, presidente Fondazione Minotauro. Si parlerà di social e comunicazione con Vincenzo Schettini, docente di fisica e influencer noto con il profilo La fisica che piace, mentre Cristina Pozzi, cofondatrice di Edulia dal Sapere Treccani, interverrà con l’obiettivo di offrire ai visitatori gli strumenti per influenzare positivamente e responsabilmente il futuro della società e degli individui. Gli Stati generali aspettano quindi il popolo della scuola che può partecipare iscrivendosi (gratuitamente). Per i docenti, inoltre, è anche un’occasione per fare aggiornamento, in quanto sarà rilasciato agli insegnanti un’attestato valido ai fini della formazione continua obbligatoria.
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di Maria Rosaria Iovinella www.wired.it 2023-11-02 16:35:19 ,