Vincenzo De Luca usa i dati sui contagi per difendere la sua scelta sulla Dad. Il presidente della Regione Campania ha diffuso l’ordinanza per il ritorno alla didattica a distanza nel territorio per le scuole medie, le elementari e le materne. De Luca, che era stato criticato dal governo nei giorni scorsi, ha giustificato la scelta con le «circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del Coronavirus e di sue varianti nella gente scolastica». La decisione, ha spiegato, arriva in virtù della legge del 6 agosto 2021, che consente anche alle Regioni che non si trovano in zona rossa di fare eccezioni allo svolgimento in presenza delle attività educative e scolastiche.
I numeri dietro l’ordinanza
Secondo l’Unità di Crisi regionale della Campania, nelle ultime due settimane i contagi sono aumentati «considerevolmente» in un range 0-44 anni. In particolare, per quanto riguarda la fascia 0-19, De Luca ha comunicato un incremento pari circa il 30% rispetto alle scorse settimane. Prima della pausa natalizia, in Campania sono stati rilevati 118 focolai scolastici, per un totale di 9.781 focolai tra i più giovani in generale nella settimana 27 dicembre-2 gennaio. Bisogna, dunque, secondo De Luca, «scongiurare il collasso del sistema sanitario regionale, fortemente sotto pressione». Secondo Il Mattino, che cita l’ordinanza, in Campania ci sono «70 bambini positivi al giorno che si recano al pronto soccorso», che comporta «un significativo aumento dei ricoveri in un range pediatrica prevalentemente per pazienti Sars-Cov positivi sintomatici con età inferiore ai 10 anni, il cui numero è raddoppiato in 10 giorni».
Immagine di copertina: ANSA / CIRO FUSCO
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Scritto da Redazione perwww.open.online il 2022-01-08 17:08:48 ,