L’esponente di Fratelli d’Italia al congresso della corrente di sinistra delle toghe: «Non sono un “mangia magistrati”. Serve un confronto senza pregiudizi».
«Un segnale di pace? Non eravamo in guerra». Il presidente del Senato Ignazio La Russa lo dice lasciando il XXIV congresso di Magistratura democratica, alla stazione Marittima di Napoli. Lui, avvocato, esponente tra i più rappresentativi della destra italiana, già ministro con Berlusconi premier, alla kermesse della corrente più orientata a sinistra delle toghe. Quella che, politicamente, si può considerare la più distante. Così era alta la curiosità intorno all’evento.
La prima volta di un presidente del Senato
L’invito di Magistratura democratica è stato rivolto a tutte le cariche. E il presidente del Senato ha risposto con «piacere e orgoglio»: «Credo sia la prima volta che un presidente del Senato partecipi a un congresso di Magistratura Democratica». Nell’intervento La Russa ha parlato da politico e da avvocato: «Lo faccio — ha premesso — come si fa quando uno vuole stabilire un rapporto, perché se non ci si conosce è più difficile leggere le parole». Ricordando anche qualche aneddoto, ad esempio riguardo gli anni di Tangentopoli: «Un articolo del Corriere scrisse che ero tra i migliori amici del giudice Davigo. Stimavo Davigo, ma fuori dal tribunale in realtà non ci eravamo mai visti. Vennero dietro la porta del mio studio decine di imputati…
Author: Redazione online
Data : 2023-11-10 19:09:58
Dominio: www.corriere.it
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