Dopo le schermaglie a distanza, ora tra Massimo Segre e Cristina Seymandi è arrivato il momento del confronto in tribunale. Non per questioni legate al video della discordia in cui lui anziché annunciare le nozze decide di lasciarla pubblicamente e alla divulgazione di informazioni sensibili sulla vita privata dei due, ma per questioni di soldi.

L’udienza infatti è relativa al blocco del conto corrente in comune da cui lei – secondo l’accusa di lui – avrebbe prelevato 700 mila euro per dirottarli su un deposito personale. Una mossa che giustifica l’urgenza di un provvedimento cautelare che viene affrontato anche durante la pausa estiva della magistratura.

In realtà né il manager né l’esperta di comunicazione politica si sono visti a Palazzo di giustizia oggi per l’udienza in programma alle 10 a porte chiuse. Nell’aula davanti al giudice Fabrizio Alessandria sono comparsi gli avvocati Andrea De Pasquale per Seymandi, Daniele Zaniolo e Giovanni Ferreri per Segre.
Il procedimento è stato avvito lo scorso 7 agosto e il giudice ha emesso il provvedimento di sequestro accogliendo il ricorso di Segre in 24 ore: si tratta di un sequestro conservativo, per il quale (secondo l’articolo 671 del codice di procedura civile) su istanza del creditore che ha fondato timore di perdere la garanzia del proprio credito, può autorizzare il sequestro di beni mobili o immobili del debitore o delle somme e cose a lui dovute, nei limiti in cui la legge ne permette il pignoramento. L’8 agosto, dunque, è stato disposto il sequestro dei 700 mila euro. Seymandi in quella prima fase non era stata coinvolta e la discussione era stata fissata all’udienza di stamattina.
Dunque Seymandi si è costituita in giudizio formalmente solo oggi e l’udienza è stata rinviata al 5 settembre, data in cui il giudice deciderà se mantenere sotto sequestro i 700 mila euro.
Il bonifico sotto accusa non è recente, ma risale alla primavera. Tuttavia Segre ha deciso di chiedere l’intervento d’urgenza del giudice solo dopo la rottura della relazione. Se Segre fosse a conoscenza dell’operazione è uno dei punti chiave del procedimento.
repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it) , 2023-08-22 08:47:56 ,torino.repubblica.it