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Nel Napoletano campagna dei Carabinieri Forestali
(ANSA) – NAPOLI, 11 NOV – I carabinieri del gruppo Forestale
e del NIPAAF di Napoli, insieme a quelli delle stazioni
dipendenti e del reparto Parco Nazionale del Vesuvio hanno
ispezionato 11 siti di produzione e distribuzione di buste di
plastica.
I controlli, eseguiti nell’ambito di una campagna di contrasto
al commercio di buste di plastica illegali, sono stati
indirizzati alla verifica della conformità dei sacchetti di
plastica ai requisiti vigenti di biodegradabilità e
compostabilità, previsti dal Testo Unico ambientale.
Ben 7 tonnellate e mezzo di sacchetti non conformi sono state
poste sotto sequestro: circa 2 milioni di pezzi per oltre
135mila euro in sanzioni.
Due le persone denunciate, sequestrati i siti di produzione
perché ritenuti privi di autorizzazione all’emissione in
atmosfera in violazione all’articolo 279 del decreto legislativo
152/2006.
Il bilancio dei controlli consente di fornire un quadro chiaro e
inquietante sulla persistente diffusione di vecchi shoppers,
prodotti con plastiche la cui produzione e distribuzione
minaccia concretamente gli ecosistemi e la catena alimentare.
Secondo una ricerca svolta da un’associazione di categoria, il
mercato degli shoppers è viziato da un tasso di illegalità che
raggiunge il 30%.
La normativa vigente ha sancito, già dal 2012, l’uso
obbligatorio delle buste di plastica biodegradabili e
compostabili, realizzate con polimeri riciclabili di pari passo
con la frazione organica dei rifiuti urbani. Si elimina così il
rischio che l’eventuale compost prodotto sia contaminato da
plastiche tossiche, poi reimmesse nell’ambiente.
La campagna di controlli è votata alla tutela del consumatore
finale, spesso inconsapevole dei rischi che comporta l’utilizzo
e l’abbandono di buste non tracciate. Un danno incalcolabile per
l’ambiente e per l’uomo stesso.
Grazie alla collaborazione di personale tecnico dell’ASL Napoli
3 è stato sequestrato anche un locale dove erano stoccate 36
pedane sulle quali erano poggiati alimenti in cattivo stato di
conservazione e privi di qualsiasi tracciabilità: decine di
chili di sale per alimenti, oltre 200mila cartoni per pizza
ammuffiti, sacchi di farina e pelati. (ANSA).
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2021-11-11 09:16:27 ,