Alta tensione in Angri-Portici, recupero della sedicesima giornata del girone G della Serie D rinviata lo scorso 17 dicembre a causa del Covid e giocata mercoledì allo stadio “Pasquale Novi”. Al termine del primo tempo, il calciatore nonché capitano della squadra ospite, Maurizio Maraucci, sarebbe stato raggiunto da alcuni tifosi locali e aggredito negli spogliatoi con calci, pugni e mazze. Una ricostruzione che tuttavia è stata completamente smentita dall’Angri. L’arbitro però ha deciso per la sospensione definitiva della gara.
Angri-Portici, l’aggressione durante l’intervallo
Riepiloghiamo i fatti. Il derby campano viene sbloccato dopo appena tre minuti dal Portici grazie al gol di Pinto. Poco prima dell’intervallo, l’Angri ha la possibilità di pareggiare con un calcio di rigore assegnato dall’arbitro Spina di Barletta. È qui che inizia il fattaccio: il capitano ospite Maraucci cerca di infastidire l’avversario Varsi (incaricato di tirare il penalty) allacciandosi provocatoriamente gli scarpini davanti al dischetto, facendogli perdere tempo. Il calciatore locale si fa ipnotizzare dal portiere Borrelli e così il punteggio all’intervallo resta sullo 0-1. Alcuni tifosi dell’Angri tuttavia non avrebbero preso bene l’atteggiamento del giocatore avversario, decidendo così per una vera e propria spedizione punitiva. A quel punto 3-4 persone incappucciate avrebbero (il condizionale è d’obbligo perché il club di dimora ha smentito tutto) fatto irruzione negli spogliatoi picchiando Maraucci con pugni, calci e addirittura mazze. Nella colluttazione sarebbe rimasto ferito anche il compagno di squadra Filogamo, intervenuto a difendere il proprio capitano. Maraucci non è stato portale all’ospedale, ma avrebbe rimediato alcune ferite e sarebbe stato sedato perché in forte stato di shock. A quel punto il direttore di gara ha deciso di sospendere definitivamente la partita.
La ricostruzione del Portici
Pochi minuti dopo la sospensione del match, il Portici ha emesso un comunicato dando la propria versione dei fatti: ”L’atmosfera s’è riscaldata al 42′ quando l’Angri ha sbagliato il calcio di rigore del possibile pareggio e Maraucci è diventato bersaglio in campo e fuori di insulti e minacce per aver “disturbato” le operazioni di preparazione del rigore. Fin qui tutto ha fatto pensare alle consuete dinamiche di gioco alle quali si assiste ogni domenica, e nulla lasciava presagire ciò che è accaduto poi negli spogliatoi. Mentre la squadra si apprestava a rientrare nel proprio spogliatoio, infatti, il capitano Maurizio Maraucci, attardatosi a discutere sul campo, ed essendo quindi tra gli ultimi a rientrare, è stato colto di sorpresa e circondato da 3-4 persone a volto coperto, per poi essere aggredito con una scarica violenta di calci e pugni. Rimasto a terra tramortito, è stato difeso dal compagno Biagio Filogamo, anch’egli colpito però dagli aggressori. Maraucci, fortemente scosso, e con i segni visibili su torace, spalle e fianchi per l’aggressione subìta, è stato portato all’interno dello spogliatoio, al cui interno è calata, su tutti gli altri calciatori e sui membri dello staff, un’atmosfera di sgomento. Con questi presupposti, dunque, sono venute meno tutte le condizioni per riprendere il gioco. Non c’era più alcuna partita da giocare. In questo momento, importa poco parlare di risultati sul campo, di pareggio, vittoria o sconfitta, e in merito alla gara saranno gli organi preposti a deciderne l’esito. La certezza è che, per quanto avvenuto nell’intervallo della sfida, di un vincitore non c’è traccia; resta soltanto la traccia di un unico sconfitto: il CALCIO!”.
L’Angri nega tutto
Dal canto suo l’Angri ha emesso una nota in cui replica alle accuse della squadra avversaria, negando in maniera decisa quanto riportato: ”L’Unione Sportiva Angri 1927 prende posizione e contesta le dichiarazioni che stanno circolando sul web da parte della società e di alcuni tesserati del Portici Calcio e vuole a questo punto chiarire la propria posizione in merito a quanto “non” successo al termine del primo tempo della gara disputata allo stadio Novi. Rispediamo al mittente le accuse di aggressione ai danni di tesserati della società ospite, le accuse di presenza di persone non autorizzate all’interno degli spogliatoi, le accuse di un clima intimidatorio intorno a questa gara, le accuse di coinvolgimento di nostri tesserati in ipotetiche aggressioni. In un consueto pomeriggio di sport l’atteggiamento antisportivo è arrivato dalla società ospite che si è rifiutata di disputare il secondo tempo, malgrado per la terna arbitrale e per le forze dell’ordine esistevano tutte le condizioni di sicurezza per poter giocare l’incontro. Abbiamo constatato con amarezza la rottura di una porta da parte di un tesserato della squadra ospite che ha generato danni alla struttura sportiva. I calciatori del Portici hanno lasciato l’impianto di gioco in assoluta tranquillità dopo essersi trattenuti nei corridoi dello stadio. Siamo convinti e fiduciosi che la giustizia sportiva saprà fare il suo corso ed attestare la regolarità dello svolgimento della gara”.
Angri-Portici, possibile lo 0-3 a tavolino
Spetterà a questo punto al Giudice sportivo fare chiarezza sui fatti. Impensabile che la gara venga rigiocata dal momento in cui è stata sospesa. Si va verosimilmente verso lo 0-3 a tavolino in favore del Portici. E qualora venga accertata la responsabilità dei “tifosi” dell’Angri, il club grigiorosso rischia anche una lunga squalifica del campo. Una brutta pagina di calcio e violenza.