di Paolo Armelli
Stanchi del solito binge watching? Sfiniti dal cercare in continuazione una serie da vedere nella marea infinita dei cataloghi delle varie piattaforme di streaming? Ogni tanto è meglio andare sul sicuro. Ecco perché abbiamo pensato a questa carrellata di serie vintage che vale la pena recuperare quando siete nel mood in cui volete andare sul sicuro. Una sfilza di titoli dagli anni Cinquanta ai mitici Novanta che risvegliano ricordi, nostalgia e molto spesso molte risate, per staccare un po’ il cervello dalle complessità del presente e ricordare gli… Happy Days!
I Love Lucy
Conosciuta in Italia come Lucy ed io, questa sitcom degli anni Cinquanta ha rivoluzionato la televisione americana ma soprattutto confermato la celebrità di un’attrice come Lucille Ball. Ora che Aaron Sorkin sta per proporre nelle sale il film in cui Ball è interpretata da Nicole Kidman, è la giusta occasione per recuperare questo classico del piccolo schermo.
La famiglia Addams
È da poco uscito al cinema il nuovo capitolo della saga animata che ha rilanciato La famiglia Addams. Ma niente, nella fortuna di questi personaggi ironici e grotteschi, sarebbe stato lo stesso se non ci fosse stata la mitica serie televisiva in bianco e nero degli anni Sessanta, che fra le altre cose ha lanciato la sigla che ancora oggi fischiettiamo.
Happy Days
Serie classica di tutte le serie classiche, Happy Days fa ridere oggi come ieri unendo in un assurdo loop temporale tante generazioni diverse. Le avventure del playboy Fonzie e della famiglia Cunningham sono qualcosa che è rimasto impresso nel nostro immaginario. E poi rivedere tutti gli episodi in fila darà nuovo significato all’espressione “saltare lo squalo”, inventata proprio per una mitica e assurda scena di questo telefilm.
Wonder Woman
Gal Gadot è la nuova reincarnazione cinematografica negli ultimi anni di Wonder Woman e presto tornerà anche in un terzo film. Ma è confermato che in quella pellicola avrà ancora più spazio anche Lynda Carter, ovvero l’attrice che negli anni Settanta diede il volto e il corpo alla mitica Diana Prince. Abituati ai cinecomics di oggi, molte situazioni qui sembrano decisamente naïf, ma risvegliano anche ricordi davvero suggestivi e per certi versi molto precoci per l’epoca.
Cuori senza età
È la serie preferita di RuPaul e di tante altre celebrità americane: Golden Girls – questo il titolo originale – è una sitcom della fine degli anni Ottanta che racconta le vicende strampalate di un trio di donne mature e dell’anziana madre di una di loro che vivono insieme in una villa a Miami. Tutte più o meno deluse dagli uomini, non hanno ancora perso però la speranza di vivere con passione gli ultimi decenni della loro vita. Tra battute taglienti e piccanti, una rappresentazione anche coraggiosa per quegli anni.
Magnum P.I.
Dimentichiamo per un attimo che in questi anni ci sia stato un reboot in salsa contemporanea: Magnum P.I. rimane uno degli evergreen degli anni Ottanta. I baffoni sornioni di Tom Selleck erano perfetti per un personaggio sempre al limite fra il playboy e il detective infallibile. Ferrari rombanti, belle donne, panorami hawaiani da sogno bastano per far sospirare la maggior parte degli spettatori. E non dimentichiamo il mitico crossover con la Signora in giallo.
Colombo
A proposito di gialli in tv, come dimenticare il mitico tenente Colombo. Il poliziotto con l’impermeabile, interpretato da Peter Falk, è una specie di icona strampalata della tv dei tempi andati ma a rivedere oggi le sue indagini ci si ricorda di come ogni sua produzione fosse un raffinato marchingegno di storytelling quasi cinematografico. Basta pensare che il primo episodio in assoluto fu diretto da Steven Spielberg. Di certo, indagini così in tv non ne vediamo più.
Willy, principe di Bel Air
In un’epoca in cui tantissime serie degli anni Novanta vengono riproposte in reboot o revival, Willy, principe di Bel Air rimane invece ancora un gioiellino intatto. Lo stesso Will Smith ha partecipato volentieri tempo fa a una reunion col cast (riappacificandosi addirittura con la prima zia Vivian) ma ha escluso che si possa riproporre la stessa formula, anche se presto vedremo una versione Bel Air in chiave drammatica. D’altronde Will lo ricordiamo come un adolescente scanzonato e combinaguai, ottimo figlio del proprio tempo: che senso avrebbe vederlo cresciuto? Meglio recuperarlo ancora oggi esattamente così com’era.
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www.wired.it
2021-11-18 15:00:00