«Siete degli scappati di casa…» dice a Dimitri Kunz D’Asburgo, compagno di Daniela Santanché, l’ex manager di Visiblia Federica Bottiglione. Con la sua denuncia, l’ex responsabile Investor relations di Visibilia ha portato la procura di Milano ad aprire l’indagine appena chiusa in cui la ministra del Turismo deve rispondere, assieme al compagno e Paolo Concordia, consulente esterno di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, di truffa aggravata per irregolarità nella fruizione della cassa integrazione a zero ore sul Covid. Nell’intercettazione messa agli atti dell’indagine, Bottiglione si sfoga e dopo l’insulto dice: «Perdonami l’offesa, ma è questo. Io… nella mia vita pago anche il biglietto dell’autobus, pago le tasse e sono pure contenta… mi sono ritrovata in una situazione che non mi appartiene per fare un favore a voi e perché mi sono fidata di voi a non controllare le buste paga. Il giorno che l’ho scoperto ho mandato una Pec, è successo il putiferio. Ma io dovevo essere una iena».
La telefonata risale al 25 novembre 2021 ed è stata depositata agli atti dell’indagine con una perizia giurata. A Kunz d’Asburgo, Bottiglione ribadisce di essersi «pentita di non aver cambiato lavoro a ottobre, quando potevo, perché non mi sarei mai ritrovata in questa situazione». E poi aggiunge di aver chiesto da «dicembre 2020 di togliermi» la cassa integrazione. La manager ha poi continuato a sfogarsi: «Sono un’imbecille, ma tra essere imbecille e essere consapevole di commettere un reato penale, se permetti c’è differenza… e tra l’altro qual è stata la mia convenienza di mettermi in questa situazione tacitamente? Perdonami… io non ricevo, non ho ricevuto un sacco di cose, tra cui la cosa per me più importante, i contributi per la pensione».
Leggi anche:
Source link
Scritto da Giovanni Ruggiero perwww.open.online il 2024-03-23 12:40:47 ,