Signal, tenerlo in piedi costa sempre di più

Signal, tenerlo in piedi costa sempre di più


L’applicazione di messaggistica e chiamate criptate Signal è diventata un fenomeno unico nel mondo tech: da strumento di comunicazione preferito dalle élite ossessionate della privacy, la piattaforma è diventata un servizio mainstream con centinaia di milioni di installazioni in tutto il mondo. E lo ha fatto senza scopo di lucro, senza capitali di rischio o modelli di monetizzazione, e tenendo testa a concorrenti della Silicon Valley che possono contare su enormi finanziamenti, come WhatsApp, Facebook Messenger, Gmail e iMessage.

Ora Signal ha rivelato cosa serve per ottenere un risultato del genere: un sacco di soldi. Per la prima volta, la Signal Foundation, che gestisce l’applicazione, ha pubblicato un’analisi dei costi operativi del servizio: circa 40 milioni di dollari quest’anno, che sono destinati a salire fino a 50 milioni di dollari entro il 2025.

La presidente della Signal Foundation, Meredith Whittaker, spiega che la decisione di pubblicare per la prima volta nel dettaglio i costi della piattaforma sul blog dell’azienda non è solo un modo per incoraggiare le donazioni. Rivelando quanto costa gestire un moderno servizio di comunicazione, Whittaker ha voluto richiamare l’attenzione sul modo in cui i rivali di Signal finanziano queste spese: monetizzando i dati degli utenti o inserendoli in reti che molto spesso operano con un modello basato sulla sorveglianza.

I costi di Signal

Siamo onesti su questi costi e crediamo che questo contribuisca a far luce sul motore dell’industria tecnologica, il modello di business basato sulla sorveglianza, che non è sempre evidente alle persone“, spiega Whittaker a Wired US. Gestire un servizio come Signal – ma lo stesso vale per WhatsApp ,Gmail oTelegram – è “sorprendentemente costoso. Forse non lo sapete, e c’è una buona ragione per cui non lo sapete, cioè che le aziende che pagano queste spese tramite la sorveglianza non vogliono che lo sappiate”, aggiunge.

Signal spende 14 milioni di dollari all’anno in infrastrutture, che comprendono i costi dei server, della velocità di trasmissione e dello storage. Solo per le chiamate vocali e le videochiamate utilizza circa 20 petabyte di velocità di trasferimento all’anno, che si traducono in 1,7 milioni di dollari annui. La fetta più grande di questi costi infrastrutturali, circa 6 milioni di dollari all’anno, serve a pagare le aziende di telecomunicazioni per gli sms che Signal usa per inviare i codici di registrazione necessari a verificare i numeri di telefono dei nuovi account. La fondazione riporta che questa spesa è aumentata, perché le società di telecomunicazioni fanno pagare di più i messaggi di testo nel tentativo di compensare il calo nell’uso degli sms.



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di Andy Greenberg www.wired.it 2023-11-18 05:10:00 ,

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