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“Noi riteniamo che un provveditore,
quale autorevole dirigente generale, non può scaricare
responsabilità che sono sue sul Dipartimento o sul incarico. Il
tempo delle parole e delle attese è finito, è necessario agire e
dare risposte concrete: il sistema penitenziario in Regione
Campania è al collasso”. Si conclude così il comunicato diffuso
dopo la conferenza grafica svolta a Napoli, a cui hanno preso
parte i segretari dei sindacati della Polizia Penitenziaria
Sappe, Sinappe, Uil Pa. Pp, Uspp, Fns Cisl e Cnpp.
Nel corso dell’incontro sono state snocciolate tutte le
problematiche che ormai, è stato sottolineato, da anni
affliggono il sistema penitenziario, come le continue
aggressioni al personale di polizia penitenziaria, il cronico
sovraffollamento nelle carceri, le carenze di organico, i
suicidi in cella, i turni di lavoro massacranti e l’inesistenza
delle relazioni sindacali.
Gli interventi dei segretari regionali Guacci, Scocca, De
Benedictis, Auricchio, Sorrentino e Cuccaro hanno posto
l’accento anche sulla chiusura casa circondariale femminile di
Pozzuoli, sulle visite ambulatoriali e ricoveri urgenti in
ospedale, sull’organizzazione del lavoro a livello periferico e
sui turni di lavoro massacranti.
Stigmatizzato dai sindacalisti anche il non riuscito trasferimento
fuori regione dei detenuti che si sono resi protagonisti delle
aggressioni ai danni degli agenti e, infine, l’anomala
movimentazione fra i vari istituti della Campania del Personale
di Polizia Penitenziaria appartenente alla carriera
dirigenziale.
Punto particolarmente dolente appare il sovraffollamento delle
carceri in Campania e la necessità di realizzare altre
strutture. Impietosi i dati diffusi dai sindacalisti nella nota
grafica: ad Avellino ci sono 627 detenuti a fronte di una
capacità regolamentare di 486; a Napoli Poggioreale 2078
detenuti ma la capacità è 1400; a Salerno 590 detenuti contro i
433 previsti; ad Ariano Irpino 325 detenuti ma la capacità è
270; a Sant’Angelo dei Lombardi 177 detenuti contro i 124
stabiliti; a Benevento 405 detenuti contro una capacità di 259;
a Santa Maria Capua Vetere 980 ma i posti sono 819 e a Vallo
della Lucania 60 detenuti mentre i posti sono 42.
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