Il presidente americano Joe Biden martedì 23 agosto ha ordinato raid aerei contro gruppi sostenuti dall’Iran in Siria, poco più di una settimana dopo un attacco missilistico a una base militare nel nord-est del Paese che ospita truppe statunitensi. Gli attacchi condotti dall’esercito Usa hanno preso di mira i gruppi sostenuti dall’Iran a Deir Ezzor, ha reso noto il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom). Durante gli attacchi sono state colpite «infrastrutture utilizzate da gruppi affiliati al Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche dell’Iran», ha dichiarato il colonnello Joe Buccino, portavoce del Centcom.
L’Iran smentisce il proprio coinvolgimento
L’Iran, in ogni caso, ha negato qualsiasi tipo di legame con i gruppi colpiti da raid Usa in Siria e ritenuti da Washington, al contrario, sostenuti dalla Repubblica islamica. Lo ha fatto sapere il ministero degli Esteri di Teheran con un comunicato che condanna fermamente l’azione degli Stati Uniti definendola un «atto terroristico» e una «violazione della sovranità, dell’indipendenza e della integrità territoriale della Siria».
Israele: «Non disposti a vivere con la minaccia nucleare»
Iran, poco più tardi bersaglio di Israele nel discorso alla stampa tenuto del premier Yaid Lapid: Israele «non è pronto a vivere con una minaccia nucleare» sulla sua testa «da parte di un regime islamista estremista e violento». Lapid ha aggiunto che «questo non avverrà» perché Israele «non permetterà che avvenga». Il premier ha denunciato che, secondo Israele, la nuova intesa con l’Iran «non soddisfa gli standard fissati dal presidente Biden: impedire che Teheran diventi uno stato nucleare. Israele – ha aggiunto specificando che l’intesa non vincola il Paese – non è contro ogni accordo, ma contro questo perché è un accordo cattivo».
«Accordo con l’Iran frutterà 100 miliardi di dollari l’anno»
La nuova intesa sul nucleare con l’Iran darà a Teheran «cento di miliardi di dollari l’anno», secondo la ricostruzione del premier israeliano Lapid che ha invitato le potenze occidentali a non proseguire le trattative. Soldi – ha aggiunto – che «saranno usati per minare la stabilità del Medio Oriente e diffondere il terrorismo nel mondo. Finanzierà i pasdaran, più attacchi nelle basi Usa e rafforzerà Hezbollah, Hamas e la Jihad islamica. Andrà alla gente che sta cercando di uccidere scrittori e intellettuali a New York e – ha concluso – rafforzerà il programma nucleare dell’Iran».