Se il tuo sogno nel cassetto è quello di avere un profilo sui social seguito da migliaia di persone disposte a fare di tutto per te, – beh! – ora puoi realizzarlo. Grazie a un’applicazione supportata dall’intelligenza artificiale, ovviamente. SocialAI, infatti, non è altro che un social network costruito sulla falsa riga di X in cui, però, gli utenti umani sono sostituiti da bot alimentati da modelli AI – con lo zampino di ChatGpt! Basta condividere un nuovo contenuto sulla piattaforma per veder comparire migliaia, se non addirittura milioni, di commenti generati dall’intelligenza artificiale, che si fingono utenti umani. L’effetto finale, quindi, è quello di un post virale. Se non fosse che non lo è.
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Ma qual è lo scopo reale di un’applicazione di questo tipo, a parte regalare agli utenti cinque minuti di notorietà? Secondo l’uomo che l’ha ideata, Michael Sayman, l’obiettivo di SocialAI è ben più elevato di così. “SocialAI è stato progettato per aiutare le persone a sentirsi ascoltate e per offrire loro uno spazio di riflessione, supporto e confronto che agisce come una comunità affiatata”, ha scritto Sayman in un lungo post condiviso su X per annunciare il lancio del suo progetto.
“È una risposta a tutte quelle volte in cui mi sono caldo diviso o come se avessi bisogno di una cassa di risonanza ma non ne avessi una. So che questa app non risolverà tutti i problemi della vita, ma spero che possa essere per altri un piccolo strumento per riflettere, crescere e sentirsi visti”. Eppure, nonostante il creatore di SocialAI abbia sottolineato l’importanza di fornire ai suoi utenti una community in grado di farli sentire importanti e considerati, è certo che l’app sia fondata su un inganno. E la sua vera fortuna, forse, sta proprio nel fatto che gli utenti ne siano consapevoli.