Sociale: Napoli, al via CSRMed al Museo Archeologico – Campania

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Tre giorni sulla ‘responsabilità condivisa’, nona edizione


(ANSA) – NAPOLI, 27 OTT – Si è aperto a Napoli il CSRMed,
Salone della Responsabilità Sociale Condivisa, nona edizione
ospitata dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, percorso
verso gli Stati Generali nel Mediterraneo dell’ottobre ’22.
   
“Sarà un appuntamento indispensabile per fare il punto sulle
criticità, sulle prospettive e sulle azioni da sviluppare per il
futuro sostenibile” ha spiegato Raffaella Papa, presidente di
Spazio alla Responsabilità. In prospettiva dell’imminente
Conferenza sull’ambiente COP26 di Glasgow, la tre giorni
partenopea focalizza l’attenzione su una situazione allarmante
per il Mediterraneo: la pandemia ha allargato infatti i divari
fra le aree, l’aumento delle temperature porta il serio rischio
di conseguenze devastanti. Incontri, conferenze, seminari e
call-to-action, coinvolgono a Napoli diversi attori di primo
piano sulla responsabilità sociale, con l’obiettivo di
sensibilizzare il territorio e stimolare la cooperazione
multi-stakeholder, con Napoli e la Campania centrali nel
processo di cambiamento per l’intera area mediterranea.
   
La prima giornata del CSRMed era iniziata parlando di
sicurezza sui luoghi di lavoro nella settimana nazionale
dedicata al tema, quindi è proseguita segnando il punto sui gap
dell’area Mediterranea di fronte a un problema globale come il
cambiamento climatico. Se considerato come un’unica regione, il
Mediterraneo oggi sarebbe solo al 50° posto lungo il percorso
verso Agenda 2030. L’innalzamento della temperatura procede con
velocità superiore del 20% rispetto al resto del mondo. Sale il
livello delle acque, entro la fine del secolo saranno un
centinaio di milioni le persone sono a rischio. L’inclusione
sociale è stata l’altra protagonista della discussione: il MANN
è al centro del progetto ‘quartiere della cultura’, “attraverso
un programma che mette in stretta connessione il contesto
territoriale – ha spiegato il direttore del Museo, Paolo
Giulierini -. Il Quartiere della Cultura è per noi un progetto
importante che offre prospettive di orientamento e di lavoro per
i giovani che si accingono a gestire dal basso i beni culturali:
obiettivo che potrà essere raggiunto anche grazie alla
partecipazione attiva di imprese e sostenitori”. (ANSA).
   

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