Il focus di Openpolis: dopo le elezioni comunali 2021 le donne alla guida delle grandi citt passata dal 9,3% al 5,6%. Resistono: Ancona, Andria, Lodi, Piacenza, Verbania e Vibo Valentia
Dopo le ultime elezioni amministrative, i numeri (gi molto negativi) riguardo la presenza delle donne nei ruoli di governo della politica si ulteriormente ridotta, sopratutto nelle grandi citt.
Prima del voto erano 10 i Comuni capoluogo di provincia con una donna alla guida della giunta comunale
. Una quota decisamente bassa, il 9,26%, che dopo le elezioni si ulteriormente ridotta al 5,56%.
Tra i 6 territori amministrati attualmente da una donna solo uno, Ancona, capoluogo di regione. In seguito alle elezioni si sono infatti sciolte le giunte comunali di Torino e Roma, fino a quel momento guidate da due sindache, entrambe del Movimento 5 stelle (M5s). Negli altri casi si tratta di Andria, Lodi, Piacenza, Verbania e Vibo Valentia. Quindi: su 108 citt capoluogo, solo 6 sono guidate da una donna.
questa la nuova mappa sulla disparit di genere redatta in un report di Openpolis.
In tutti i capoluoghi di regione infatti, spiega la fondazione, stato eletto un uomo alla carica di sindaco. Ciascuno di questi per bilanciare almeno in parte lo squilibrio di genere ha nominato una donna come vicesindaco.
Sulla quota di assessori di diverso sesso invece i sindaci hanno compiuto scelte diverse. A Torino infatti le donne in giunta sono esattamente la met, sindaco incluso. A Roma, Milano e Bologna invece stato nominato un numero uguale di assessori di entrambi i sessi ed solo la presenza del sindaco in giunta a squilibrare il dato a favore della componente maschile. Solo a Trieste invece, sottolinea infine il report, la giunta vede una partecipazione femminile inferiore al 40%, la quota minima teoricamente prevista dalla legge Delrio.
17 novembre 2021 (modifica il 17 novembre 2021 | 12:46)
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Claudio Bozza , 2021-11-17 11:46:53
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