di Giulio Zoppello
L’universo dei cinecomic è stato composto oltre che della Marvel, anche del fallito tentativo della Warner di far accettare il gigantismo di Zack Snyder, complice un’organizzazione produttiva terrificante. Il suo stile visivo antiquato e la narrazione cupa, non hanno mai convinto veramente il pubblico, del resto bombardato dalla Marvel a ritmo sostenuto da film ottimisti, spassosi e di facile fruizione. Intanto però la Sony aveva perfettamente intuito cosa offrire al mercato: un alter ego di tutto ciò che Tom Holland è stato in questi anni, interpretato da un attore come Tom Hardy, maestro nell’affascinare il pubblico con personaggi letteralmente fuori come un balcone. Perché questo è Venom, è caos e irriverenza, è il contrario di quell’iter di maturazione che Peter Parker insegue da sempre, del giovane ragazzo che vuole diventare un uomo rispettabile.
Grandi poteri e zero responsabilità
Una delle critiche più azzeccate (ma poco ascoltate) riguardo questo nuovo Spiderman, è come Peter Parker da ragazzino emarginato, povero e solo, sia diventato protagonista di una sorta di talent show, in cui deve superare infinite prove per compiacere lui, Tony Stark, guru di una sorta di “Start Up” chiamata Avengers. Se ci pensiamo bene, Iron Man, Steve Rogers, T’Challa, Thor e compagnia, bene o male per quasi tutta la loro vita cinematografica sono stati degli eroi simbolo di un tentativo di perfezione conformista.
Venom invece tutto questo manco sa dove sta di dimora, è a tutti gli effetti un essere incredibilmente immaturo, con uno stile di vita da studente universitario fuori corso di tre anni.
Peter Parker è quello dei “grandi poteri e grandi responsabilità”? Eddie Brock/Venom mangia la testa della gente, vive con i polli, fa incidenti stradali come in GTA, è aggressivo e individualista, non sa come mandare avanti una relazione, vive in una specie di tana, gira trasandato e con il suo simbionte, diventa ciò che tutti vorremmo essere nel nostro sporco vivere reale: giustizieri di vicini molesti, teppisti vari ma più in generale della vita quotidiana sporca e infida.
Nei film Marvel si fanno sconfittine ironiche oppure si cerca di commuovere con la tematica familiare? Morbius uccide le persone, è un vampiro disgraziato e solo, non ha famiglia o amici, però in compenso ha il corpo sexy e metrosexual di Jared Leto, è un maledetto fico come se lo immagina un ragazzino. Venom ha spesso sposato una comicità slapstick, con tanto dark humor, Morbius invece una conflittualità interna che faceva il verso al meglio della tradizione vampiresca dei romanzi in stile Twilight. Un caso? No.
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www.wired.it
2022-04-10 17:00:00