SpaceX, l’azienda di Elon Musk leader nella produzione di razzi e satelliti, è stata accusata da un’agenzia del lavoro statunitense – la National labor relations board (Nlrb) – di aver licenziato illegalmente otto dipendenti. Secondo l’agenzia governativa statunitense per i diritti sindacali, gli impiegati sarebbero stati licenziati dopo aver scritto una lettera aperta all’azienda in cui avevano criticato la dirigenza di Musk, definendola “una frequente fonte di distrazione e imbarazzo” per i dipendenti poiché “ogni Tweet inviato da Elon è di fatto una dichiarazione pubblica dell’azienda“.
La lettera criticava in particolare alcuni tweet pubblicati da Musk nel 2020 su X in cui esprimeva commenti con allusioni sessuali che secondo i dipendenti non sarebbero stati in linea con le politiche dell’azienda sulla condotta da tenere sul posto di lavoro. Inoltre, la denuncia avanzata dall’Nlrb include anche l’accusa a SpaceX di aver interrogato i dipendenti coinvolti nella lettera, denigrandoli e minacciando di licenziare coloro che si sarebbero impegnati in in attività simili. Deborah Lawrence, una delle dipendenti licenziate, ha dichiarato che SpaceX ha una “cultura tossica” in cui le molestie sono tollerate, specialmente contro le donne.
Proprio per questo l’Nlrb ha presentato mercoledì scorso una denuncia formale contro SpaceX accusandola di aver violato i diritti sindacali dei dipendenti licenziati, e chiedendo le scuse formali dell’azienda nei confronti delle persone allontanate ingiustamente, oltre all’obbligo di esporre una nota sui diritti dei lavoratori per 120 giorni. L’agenzia governativa ha fissato per il 5 marzo 2024 un’udienza con un giudice amministrativo, a meno che SpaceX non cerchi un accordo.
“A SpaceX i razzi possono essere riutilizzabili, ma le persone che li costruiscono sono trattate come sacrificabili“, ha detto in una nota riportata dal Financial Times Paige Holland-Thielen, uno dei dipendenti licenziati. “Spero che queste accuse riterranno SpaceX e la sua leadership responsabili della loro lunga storia di maltrattamenti sui lavoratori e di soffocamento dei discorsi”.
Questa non è la prima volta che aziende legate a Elon Musk sono coinvolte in controversie legali sul lavoro. A novembre, Reuters aveva documentato almeno seicento incidenti sul posto di lavoro nelle strutture SpaceX in un arco temporale che inizia nel 2014. Secondo la testata, proprio in quell’anno la morte di Lonnie LeBlanc, un ex marine entrato da poco come dipendente, non avrebbe spinto la società a prendere le dovute misure per migliorare gli standard di sicurezza per i dipendenti. Di questi oltre seicento infortuni a SpaceX, almeno cento riguardano tagli e lacerazioni, ventinove riguardano rottura delle ossa e nove ferite alla testa (di cui una con commozione cerebrale). L’aspetto inquietante, secondo l’agenzia stampa inglese, è che questi dati sono emersi soltanto nel 2023.
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di Riccardo Piccolo www.wired.it 2024-01-04 15:48:09 ,