“Se per domani è meglio il
centravanti piccolo o il centravanti grande? Cerco di darvi una
mano più larga, ci saranno quattro o cinque cambi dentro la
squadra, il centravanti o no inseritelo voi”. Lo ha detto
Luciano Spalletti parlando in conferenza stampa a Leverkusen
alla vigilia di Ucraina-Italia.
La partita di andata, vinta 2-1 a S. Siro, potrà essere un
punto di riferimento per domani? E il rigorista continuerà a
essere Jorginho? “Fin da quando abbiamo iniziato ci siamo creati
stile di vita che porteremo anche dentro la partita di domani
sera – risponde Spalletti – e dentro questo stile ci sono delle
attenzioni da fare. Però ci siamo creati delle abitudini e un
modo di stare in campo che secondo me è molto corretto. Poi
dobbiamo sempre avere l’idea di farci trovare in equilibrio,
perché loro dal punto di vista offensivo sono una squadra
forte”.
“Se vuoi stare alto – continua Spalletti -, diventa
fondamentale farsi trovare sempre in ordine con le
ricomposizioni e le marcature preventive. Qui non possiamo
sbagliare niente, contro la Macedonia lo abbiamo fatto molto
bene, non prestando mai il fianco. Loro saranno costretti a
forzare la partita con il passare dei minuti ma per noi cambia
niente”. “Quanto ai rigori – aggiunge -, abbiamo altri
calciatori che possono tirarli, sarebbe sbagliato andare a
forzare un’altra volta Jorginho sul dischetto. Chiedergli ora di
battere un rigore vorrebbe dire metterlo in difficoltà”.
E ancora: “questo è uno di quei giorni che ti faranno dire che
i miei giorni li ho vissuti, oppure possono diventare rimpianti
o rimorsi. Una partita così crea pressione, ma queste sono
soprattutto grandi opportunità e niente può limitare la nostra
voglia matta di andare a difendere il titolo europeo. Noi siamo
quelli là e abbiamo il dovere di andare a difenderlo, quindi ci
faremo trovare pronti”, conclude.
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2023-11-19 18:44:51 ,