L’arresto va vendicato. Il magistrato che ha chiesto la condanna deve essere punito. Poco importa se i pm “sono scortati”, se “sono protetti”, se hanno la “macchina blindata”. Basta procurarsi un fucile da guerra, perché “quando me parte ‘a ciavatta co’ questo vado a sparare a Cascini fori a piazzale Clodio”. Un boss albanese e un aspirante calciatore, intercettati, lo dicono chiaramente: sono pronti a prendere le armi e a uccidere uno dei magistrati del pool Antimafia, Francesco Cascini.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-02-17 00:01:00 ,roma.repubblica.it