Con fatica Roberto Zara, figlio di Rita Trevisan Zara il cui cadavere è stato rinvenuto martedì 2 aprile, trattiene le lacrime. Raggiunto dalle telecamere di ‘Pomeriggio Cinque’ il figlio dell’86 scomparsa il 4 febbraio e ritrovata in un canale a Baranzate dedica poche parole alla chiusura di una storia drammatica, sulla quale gli stessi inquirenti avevano poche aspirazioni.
Nel pomeriggio di martedì 2 aprile un cadavere è stato rinvenuto dai carabinieri contattati da una residente che aveva notato dei vestiti nell’acqua. Nelle prime ore, nell’attribuire all’anziana l’identità di quel corpo, è stata usata la prudenza. Ora Roberto Zara, ai microfoni di ‘Pomeriggio Cinque’, spiega che i carabinieri hanno confermato che quel cadavere appartiene alla madre. Come spiega ‘Il Giorno’, tale conferma è arrivata pochi minuti dopo le ore 17.
Il corpo, infatti, aveva addosso gli stessi indumenti indossati dall’86enne nel giorno in cui ha lasciato la sua abitazione per raggiungere una cugina a Ospiate, ma da quella visita non è mai tornata. Con sé aveva ancora la borsetta con all’interno i documenti che lascerebbero poco spazio alle supposizioni. Sul corpo non sono presenti segni di violenza.
“Si chiude questa vicenda, speriamo sia stato un incidente”, dice Roberto Zara. “Io avevo dei pensieri diversi e mi sbagliavo, ma purtroppo in Italia spariscono migliaia di persone ogni anno. Io pensavo ad un sequestro“.
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notizie.virgilio.it
2024-04-02 18:56:00 ,