Le informazioni arrivano lentamente. Sono frammentarie, brevi. Vista l’emergenza e la vastità della catastrofe non riescono a fornire una fotografia in tempo reale del disastro che ha travolto il Myanmar, distrutto da un terremoto 300 volte più forte di quello di Amatrice, che è stato avvertito anche in Thailandia – dove ha provocato il crollo di un grattacielo a Bangkok – e in Cina sud occidentale. Ma i media locali iniziano a diffondere le prime testimonianze. Arrivano dagli ospedali, dai cittadini che, smarriti, si trovano per strada e sono scampati al disastro. Su tutto ha prevalso la richiesta di soccorsi, resi difficili dall’inagibilità delle strade e dei sistemi di comunicazione, e lo sconcerto per la potenza delle scosse, nonostante non siano rare in quest’area del mondo. Dall’interno degli edifici pubblici, delle stazioni e degli aeroporti la gente si è riversata all’esterno, rischiando resse mortali, mentre i responsabili invitavano a non correre e a prestare attenzione. “Sta crollando tutto”, “aiutatemi” sono state le prime grida degli abitanti di Sagaing e Mandalay, le città del Myanmar più colpite. Il Bangkok Post riporta alcune tragiche testimonianze dall’ospedale di Naypytaw, anch’esso danneggiato dal sisma, dove è continuo il flusso di feriti. “Sono arrivati molti feriti, non avevo mai visto niente del genere prima” – ha detto un medico dell’ospedale all’Afp -. “Stiamo cercando di gestire la situazione. Sono esausto”. “Temo che siano state perse molte vite. Non abbiamo mai assistito a un terremoto con un impatto così devastante prima”, ha detto un dirigente di polizia di Bangkok.
L’articolo “Sta crollando tutto. Mai visto niente del genere”: le testimonianze dal terremoto in Myanmar proviene da Il Fatto Quotidiano.
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di F. Q.
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2025-03-28 11:33:00 ,