Le nuove regole UE che disegneranno i bilanci dei Paesi europei (accettate dall’Italia senza entusiasmo, ma con realismo). E la «riforma impossibile» per l’accoglienza: i Paesi che si rifiutano di accogliere dovranno pagare 20 mila euro per ogni migrante
Due patti storici in un giorno solo, l’Europa non li aveva mai annunciati. Il Patto di Stabilità, che rinnova le regole di bilancio, e quello sulle migrazioni e l’asilo, che ritocca le norme stabilite nei decenni scorsi a Dublino, cambiano assetti da tutti considerati anacronistici ma che parevano ormai ossificati. Il contenuto è ovviamente opinabile e infatti lo discuteremo per anni, ma intanto ancora una volta l’Europa si muove. E si conferma quel miracolo sottovalutato, deriso e denigrato con troppa faciloneria da politici e commentatori in cerca di scorciatoie: il miracolo di 27 Paesi che si sono scannati per secoli e però da un bel po’ si siedono ogni giorno a un tavolo per cercare accordi su tutto, questioni noiosissime e massimi sistemi. Quel tavolo si chiama Europa, il posto più libero e giusto del mondo. E necessariamente il più lento, perché deve mettere d’accordo 27 Paesi democratici, alle prese con le rispettive opinioni pubbliche e i propri legittimi interessi. Ma alla fine, l’interesse più forte è sempre l’interesse comune europeo. Che è il vero interesse nazionale
Il nuovo patto di stabilità
Author: Gianluca Mercuri
Data : 2023-12-21 08:57:46
Dominio: www.corriere.it
Leggi la notizia su: Corriere.it – Politica
LEGGI TUTTO