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Il primo è assemblato alla
riproduzione in gesso del Colosso di Costantino esposto a
Varsavia fino al 15 ottobre, il secondo alla riproduzione della
statua esposta in Giappone fino al 10 marzo 2024: sono i due
frammenti di un dito stampati in 3D dai ricercatori
dell’Istituto di cristallografia del Consiglio nazionale delle
ricerche applicando tecniche nate per la biomedicina e
finalizzate a produrre dispositivi medici spersonalizzati. Lo
rende noto il Cnr.
Entrambi i frammenti stampati in 3D integrano i calchi in
gesso realizzati nel secolo scorso e conservati al Museo della
Civiltà Romana. Fino al 2018 la mano esposta ai Musei Capitolini
era priva di una falange e in quell’anno il frammento mancante è
stato ricomposto con un frammento di dito in…
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