Luna piena e al perigeo, ovvero alla distanza minima rispetto alla Terra (360mila chilometri, la media è 380mila). Questa coincidenza farà sembrare il nostro satellite più grande del solito. Il massimo della rotondità verrà raggiunto lunedì notte, 46 minuti dopo la mezzanotte. Il suo disco sorgerà alle 21 e 28 e resterà anche piuttosto basso sull’orizzonte fino al tramonto, poco prima delle 5. Per questo la Luna non perderà per tutto il suo corso notturno la tonalità rossastra.
Perché si chiama Superluna del cervo
Il plenilunio di luglio è chiamato, secondo la tradizione degli indiani d’America, Luna del cervo: questa è l’epoca in cui si formano le nuove corna sulla fronte degli animali. Popoli diversi l’hanno chiamata Luna del fieno, che viene raccolto in questo periodo, del tuono, vista l’eventualità dei temporali estivi, o del lampone, che matura adesso.
La diretta
Per chi non potesse vederla dal vivo, dalle 21,30, EduINAF, il canale di didattica e divulgazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, organizza sui suoi canali social una diretta speciale in cui saranno trasmesse le immagini della Luna riprese dai telescopi dell’istituto, insieme ai suoi astronomi in collegamento da Cagliari, Palermo e Loiano (Bologna).
La Superluna d’agosto
Anche agosto ci regalerà una super Luna (cioè una Luna piena al perigeo). La differenza di dimensioni non è in realtà apprezzabile a occhio nudo, ma gli strumenti hanno misurato un aumento di diametro del 7% circa. Il nome assegnato al plenilunio del 1° agosto è Luna dello storione, perché questi pesci in piena estate riempiono i Grandi Laghi americani.
A ovest, basso sull’orizzonte, nei primi giorni di luglio sarà anche visibile il pianeta Venere, subito dopo il tramonto. Questo periodo è anche uno dei migliori per contemplare la Via Lattea, un fenomeno ormai sempre più raro per colpa dell’inquinamento luminoso.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-07-03 09:04:59 ,www.repubblica.it