I videogiochi basati su film e serie tv – i cosiddetti tie-in – godono di una brutta fama, e spesso per ottime ragioni. Possono essere fantastici, ma nella maggior parte dei casi si tratta di produzioni affrettate che sembrano sviluppate solo per fare soldi sfruttando l’hype dei fan. Dal punto di vista narrativo, in alcuni casi non sono nemmeno in linea con il canone del franchise che in teoria dovrebbero ampliare. Basta pensare al caso del famigerato E.T., che oltre a essere ricordato per essere uno dei peggiori videogame di tutti i tempi, ha rappresentato un tale flop che molti esemplari sono stati addirittura seppelliti in una discarica. Ebbene, Star Trek Prodigy: Supernova rompe questa maledizione.
Ambientato tra la prima e la seconda metà della prima stagione di Star Trek: Prodigy, la serie animata spinoff per ragazzi che fa parte del franchise creato da Gene Roddenberry negli anni Sessanta, Supernova riesce dove tanti altri hanno fallito. Il gioco vanta una meccanica di gioco solida (a parte alcuni dettagli tecnici minori un po’ frustranti) e personaggi fantastici (molti dei quali doppiati dalle loro controparti televisive). Ma soprattutto propone un arco narrativo appropriato che potrebbe verosimilmente dipanarsi in uno o più episodi di Prodigy. Non è necessario giocarci per godersi la serie, ma chi deciderà di provare il titolo la apprezzerà di più.
Un tie-in diverso dagli altri
Credetemi se vi dico che non mi sarei mai aspettata di scrivere nulla di tutto questo. Il solo fatto di sapere che si trattava di un gioco tie-in ha fatto crollare le mie aspettative. Le visioni di Street Fighter: Il film (il gioco) e I predatori dell’arca perduta per Atari 2600 mi perseguitano ancora. Invece, Supernova è così ben fatto che mi sono sentita in dovere di parlare direttamente con le persone che lo hanno realizzato. Ho scoperto che sapevano di andare incontro ad aspettative molto basse, ma hanno aggiunto che hanno avuto a disposizione gli strumenti necessari per disattenderle.
“È molto raro che un gioco legato a una serie televisiva o a un film abbia il livello di supporto che abbiamo avuto noi – mi ha confermato Martin Korda, sceneggiatore di Star Trek Prodigy: Supernova –, mentre a noi sono anche stati forniti i copioni di tutti gli episodi“. Oltre a poter esaminare le sceneggiature e poterle usare come ispirazione, Korda ha anche avuto l’opportunità di collaborare con Lisa Boyd, una delle sceneggiatrici dello show, per assicurarsi che la storia del gioco si integrasse perfettamente con l’universo narrativo di Prodigy. Secondo la Boyd, Korda è riuscito nell’impresa: “Mi è stata presentata come una storia di Star Trek già molto autentica – racconta – non ho dovuto aggiungere molto, se non far flirtare un po’ di più Dal e Gwyn“.
Attenzione ai dettagli
Tuttavia, ci vuole qualcosa di più di che una storia d’amore sottocoperta tra due membri dell’equipaggio per conquistare i fan della longeva saga fantascientifica, come conferma il produttore di Supernova Rudy Lamy. Star Trek annovera un canone enorme e pluridecennale; i fan della serie, poi, sono decisamente attenti ai dettagli e tendono a notare quando i videogiochi creati per intrattenerli non si integrano nell’universo di riferimento. Per questo i creatori del gioco dovevano assicurarsi che la storia e ogni minimo dettaglio funzionassero. Tutto doveva essere perfetto, dalla creazione di oggetti collezionabili all’assegnazione dei nomi passando per l’ideazione di obiettivi di gioco che avessero un senso nell’universo espanso del franchise.
“Abbiamo contattato decine di persone, lavorando più volte alla settimana con i canali che programmano Prodigy negli Stati Uniti, Nickelodeon e Paramount+, per fare in modo che le cose funzionassero, per assicurarci che la giocabilità di Supernova fosse adeguata”, rivela Lamy. Il team ha anche lavorato per accattivarsi lo stesso pubblico che segue Star Trek: Prodigy. Voleva che il gioco avesse un appeal simile a quello del cartone animato, rendendolo interessante sia per gli adulti che per i bambini.
Questi dettagli possono sembrare banali, ma non lo sono. Sono anzi gli aspetti che fanno sì che Star Trek Prodigy: Supernova si tenga a debita distanza dalla discarica dei videogiochi tie-in falliti.
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di Swapna Krishna www.wired.it 2022-11-05 18:00:00 ,