![Stati Uniti al voto: i Repubblicani tentano la spallata a Biden. Le sfide chiave Stati Uniti al voto: i Repubblicani tentano la spallata a Biden. Le sfide chiave](https://i1.wp.com/i2.res.24o.it/images2010/2022/11/AENk01EC/images/c6f921ee-5ed2-11ed-ac6b-c7b0e3cfd69e-fotohome0.jpg?w=1200&resize=1200,0&ssl=1)
Gli americani votano martedì 8 novembre nelle elezioni di metà mandato che determinano il futuro del Congresso, con l’opposizione repubblicana all’offensiva. Saranno rinnovati tutti i seggi della Camera dei rappresentanti e un terzo di quelli del Senato.
L’opposizione, cavalcando le preoccupazioni economiche, promette di strappare una maggioranza decisiva al Senato e alla Camera. I democratici di Joe Biden, nonostante i sondaggi sfavorevoli e l’impopolarità del presidente, non si danno però per vinti: contano d’aver ridotto in extremis il deficit di entusiasmo tra i rispettivi elettorati, denunciando i rivali alla stregua di estremisti in guerre culturali e nei valori sociali. E di poter così ridimensionare la sconfitta tra i deputati e preservare un vantaggio tra i senatori.
Le corse decisive
Insolitamente numerose, all’apertura delle urne, le corse di importanza critica e dal risultato del tutto incerto. Almeno cinque al Senato: in Pennsylvania, Georgia, Arizona, Nevada e New Hampshire, dove le inchieste d’opinione mostrano pareggi. Più d’una potrebbe richiedere ulteriori conteggi delle schede per verificare margini minimi e in Georgia un ballottaggio a dicembre se nessuno dei candidati riceverà il 50% dei voti.
In forse sono poi decine di seggi alla Camera, con i repubblicani che, per pochi voti, potrebbero ottenere maggioranze in singola cifra oppure un successo a valanga. I conservatori sono stati incoraggiati da sondaggi che vedono gli americani favorevoli a una Washington divisa, con dimora Bianca democratica e Congresso repubblicano.
Le sfide negli Stati
In gioco sono infine le poltrone da governatore di grandi stati. Il clima è sicuramente dei più tesi. I democratici denunciano rischi di intimidazioni ai seggi e tentativi di annullare voti da parte di gruppi conservatori. Che hanno già presentato denunce in tre stati, Pennsylvania, Michigan e Wisconsin, per squalificare migliaia di schede anticipate con presunte o minori mancanze. I repubblicani rilanciano da parte loro lo spettro di truffe elettorali ai loro danni.