Il segretario della Lega, dopo l’invito degli alleati a Berlusconi di sciogliere la riserva e candidarsi, si rivolge al Pd: «No a veti, esclusioni o arroganze. Non si tiri per la giacchetta Mattarella. Draghi? Il suo posto è a Palazzo Chigi»
Matteo Salvini torna a parlare della corsa per il Quirinale, il giorno dopo il vertice di centrodestra
che ha visto gli alleati chiedere a Silvio Berlusconi di sciogliere la riserva e correre per il Colle: «Dopo decenni di nomi proposti o imposti dalla sinistra, questa volta i numeri (in Parlamento e nel Paese) offrono l’onore e l’onere di avanzare una proposta al centrodestra, quindi non accettiamo veti, esclusioni o arroganze». Il segretario della Lega si rivolge soprattutto al Pd, che con il segretario Enrico Letta ha più volte bocciato — anche oggi nella Direzione dem — la candidatura di Silvio Berlusconi
alla presidenza della Repubblica
Salvini attacca chi tra i democratici (Letta incluso) ha avanzato l’ipotesi di un Mattarella bis
o di Mario Draghi al Colle: «Se qualcuno a sinistra vuole tirare per la giacchetta il presidente Sergio Mattarella manca di rispetto soprattutto a lui, che più volte ha ribadito l’indisponibilità a un secondo mandato
. Allo stesso modo, il premier Mario Draghi è impegnato per affrontare l’emergenza sanitaria ed economica: ipotizzare per lui un altro ruolo è una mancanza di rispetto al presidente del Consiglio e al Paese. Abbiamo ancora una settimana
per lavorare insieme, spero che nessuno, a partire dai leader, si sottragga alla responsabilità di rafforzare il governo e — insieme a Draghi — affrontare mesi difficili e impegnativi. Io lavoro per unire», ha concluso.
15 gennaio 2022 (modifica il 15 gennaio 2022 | 18:25)
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Redazione Politica , 2022-01-15 17:25:22
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